Tensioni e rappresaglie a Napoli, dove centinaia di persone presidiano la sede della regione Campania a Santa Lucia per dare luogo ad una protesta, scaturita dall’annuncio dell’imminente lockdown anticipato da De Luca nel corso della consueta diretta facebook del venerdì per fare il punto della situazione sull’emergenza coronavirus.
In virtù degli oltre 2mila casi registrati oggi in Campania, il governatore De Luca ha annunciato l’introduzione imminente di misure più drastiche.
Vere e proprie scene di guerriglia urbana si registrano nella zona di Santa Lucia e nella zona del lungomare Caracciolo partenopeo. Nei pressi del circolo Rari Nantes, il giornalista di Sky news 24, Paolo Fratter, è stato picchiato da alcuni manifestanti, mentre documentava la protesta.
In corso vere e proprie scene di guerriglia urbana. Allo scoccare delle 23, orario di inizio del coprifuoco previsto dall’ordinanza regionale è iniziato un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni e azioni di alleggerimento. Dal corteo sono stati fatti esplodere diversi petardi. Un gruppo che si è staccato dal grosso dei manifestanti ha lanciato fumogeni e bombe carta contro la sede della Regione Campania, sotto la quale un cassonetto è stato dato alle fiamme.
La manifestazione era stata inizialmente organizzata per protestare contro il coprifuoco entrato in vigore alle 23 di oggi, 23 ottobre. L’annuncio odierno dell’imminente lockdown in Campania ha poi portato commercianti, imprenditori, ristoratori e albergatori, si sono riversati in strada per dire NO alle restrizioni, no al lockdown.
Diversi focolai di protesta si sono registrati in diverse zone di Napoli e provincia. Alcune decine di persone hanno inscenato un blocco stradale nei pressi della stazione della metropolitana nel quartiere a Nord di Napoli, per protestare contro le restrizioni messe in campo dalla Regione, così come a Portici e ad Ercolano auto e scooter hanno bloccato il casello autostradale.
La rivolta in corso stasera era stata annunciata e sponsorizzata nel corso del pomeriggio, tramite messaggi circolati sui social network e sulle chat, nei quali si invitava la cittadinanza ad aderire recandosi alle 23 di stasera sotto la sede della Regione Campania a Santa Lucia.
In serata i commercianti del centro storico e quelli della zona di via Duomo si sono dati appuntamento in piazza del Gesù.
Gli studenti universitari hanno invece organizzato un flash mob nella piazzetta dell’università Orientale. Moltissimi anche giovani che hanno ricevuto via sms un invito a partecipare alla protesta per disobbedire alla decisione di De Luca di chiudere i ritrovi della movida.
Una protesta confezionata ad arte, con l’utilizzo strategico dei social, sui quali sono stati pubblicati tantissimi contenuti per rilanciare l’hashtag #nolockdown.