Ha inizio il Natale a Napoli. La città si veste di luci. Mostre d’arte di grande interesse arricchiscono i luoghi della cultura. Musica, teatro, performance, eventi compongono una agenda fittissima, dimostrazione plastica di una città in costante ed incontenibile fermento.
Il programma dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo per queste festività di Natale e di fine anno è dedicato non solo ai napoletani residenti in città ed alle migliaia di turisti che da ogni parte del mondo affolleranno le nostre strade e le nostre piazze, ma anche a tutte quelle napoletane e quei napoletani che sono dovuti andar via e che durante il periodo natalizio ritornano a casa.
Il rapporto Svimez di quest’anno ci ha restituito un dato davvero sconcertante. Dal duemila ad oggi sono più di due milioni le persone che hanno lasciato il mezzogiorno. Una emigrazione che nella stragrande maggioranza dei casi è di necessità e non volontaria.
Leggendo però gli stessi dati e traducendo questi numeri in storie, biografie, vite, osserviamo ogni anno, durante le feste, la nostra città moltiplicare la sua popolazione e viviamo queste giornate come una occasione collettiva di ricongiungimento, di ricostruzione di una comunità nomade.
Evento emblematico di questa edizione è la kermesse BENTORNATI A CASA, in programma domenica 22 dicembre nel cortile del Convento di San Domenico Maggiore, dove speriamo di abbracciare simbolicamente quanti sono tornati in città per questo Natale. Un cast tutto al femminile si esibirà per l’occasione: Teresa De Sio, la cui storica canzone Voglia ‘ e turnà ha ispirato il titolo della manifestazione, il duo Ebbanesis e la giovane rapper Leslie. A condurre la serata saranno gli artisti di Casa Surace, testimonial della manifestazione che hanno declinato da tempo i temi del Sud e del Natale al Sud con garbo e ironia.
Questo evento sarà anticipato da un workshop promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo e dall’Assessorato al Lavoro del Comune di Napoli che si terrà a Palazzo Venezia il 21 dicembre dalle 17.00 che affronterà, con il supporto di esperti del settore, la tematica dell’emigrazione meridionale e delle sue ricadute socioeconomiche e culturali. Gli eventi invece, che possiamo definire ‘grandi’ per l’eccezionalità degli artisti coinvolti e dei programmi proposti sono il festival Sacro Sud Anime Salve 2.0. inserito nella programmazione dell’assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Napoli Creator Vesevo.
In cammino tra le gemme UNESCO da Napoli a Torre Annunziata, finanziato nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) 201472020. Una rassegna di 12 concerti per la direzione artistica di Enzo Avitabile, seconda edizione di un progetto musicale ideato per essere un dialogo della pace e della tolleranza, della solidarietà e dell’aggregazione, sensibilmente importante per tutte le genti, vissuto e sentito in tutte le forme e le sfaccettature della vita, che si materializza in quel crocevia di comunità multietniche che Napoli rappresenta; il mare che porta l’eco di voci lontane, tesori immensi e segreti immersi, alta e bassa marea. Artisti provenienti da diverse parti della terra, ognuno con la propria cultura, ognuno con la propria forma devozionale, uniti in un’unica rassegna, ospitati da un territorio che tradizionalmente è luogo di accoglienza, incrocio e accrescimento reciproco, rappresentano le peculiarità che conferiscono a questa rassegna la forte vocazione a divenire una fucina di aggregazione di culture e fedi, sotto la bandiera della fratellanza e della condivisione. Un incontro unico che parla di musica e sacralità. Una “devotio pupuli” che nel silenzio grida la sua aspirazione luce. Questo festival è Napoli che apre le porte e il cuore, partendo dal mare fino ai punti più nascosti della città non frontale. L’amore per le differenze, le radici, la realtà, la storia, tutto questo e non solo in questo viaggio su un festival vascello verso una sponda d’oro; come direbbe Faber “Anime Salve”.
La programmazione natalizia si compone inoltre di un altro importante festival dedicato alla scuola musicale napoletana del Settecento: il Festival internazionale del ‘700 musicale napoletano, che quest’anno realizza la sua ventesima edizione. Il Festival è diretto dal Maestro Enzo Amato e organizzato dalla associazione Domenico Scarlatti. La Scuola del Settecento Musicale napoletano è un tassello importante della nostra identità culturale. Uno dei tanti tesori sviliti dell’immenso patrimonio partenopeo. Il Festival Internazionale del Settecento napoletano ha il grande merito di riportare alla luce la produzione musicale che rese Napoli capitale della musica nel 1700 e di riscoprire compositori e musicisti che furono nel loro tempo punto di riferimento fondamentale per i grandi musicisti mitteleuropei oggi tuttora celebri. La formula collaudata in vent’anni di esperienza raggiunge e coinvolge anche il pubblico di giovani in un’operazione di recupero della memoria e riappropriazione dell’enorme e straordinario patrimonio culturale e musicale della nostra città.
Come un regalo di Natale, il musicista Marco Zurzolo e l’operatore culturale Mimmo Matania hanno regalato alla città uno spot sulla musica napoletana con la partecipazione straordinaria dell’attore Gianfranco Gallo. Lo spot, destinato a cittadini e turisti, sarà ampiamente diffuso da gennaio. Dalle municipalità II e III, invece, due ‘notti bianche’ in programma l’8 dicembre e il 14 dicembre: Notte d’arte Break Napoli e Sanità tà tà per vivere la città all’insegna della cultura, della musica, delle eccellenze dei territori con eventi gratuiti e diffusi.