Il Coniglio all’Ischitana è uno dei biglietti da visita per antonomasia della tradizione gastronomica dell’isola verde. La particolarità di questa ricetta che vanta una preparazione piuttosto lunga, sta soprattutto nella materia prima. I conigli dell’isola sono detti da fossa, poichè allevati in buche profonde (3/4 metri) dove possono scavare e muoversi in lunghi cunicoli. Questo conferisce alle carni del coniglio maggior sapore e consistenza rispetto ai conigli allevati nelle gabbie.
Ingredienti
- un coniglio intero
- 10 pomodori
- una testa d’aglio intera
- prezzemolo
- basilico
- timo
- rosmarino
- peperoncino
- 2 dl di vino bianco secco
- 40 gr di strutto
- 1,5 dl olio
- brodo
- sale
- pepe
Procedimento:
La ricetta originale vuole che il coniglio venga preparato con tutte le interiora.
Prendere il coniglio, spellarlo, togliete intestini e fegato e fatelo a pezzi. Mettere da parte le interiora. Sciacquare i pezzi ottenuti con il vino bianco. Se si dispone di più tempo, farli marinare nel vino per circa 2 ore.
In una casseruola di terracotta, fare soffriggere la testa d’aglio e il peperoncino, quando l’aglio sarà imbiondito toglierlo e rosolare i pezzi di coniglio.
Per un risultato migliore, rosolare pochi pezzi alla volta, mettendoli, una volta dorati, da una parte. Terminati tutti i pezzi, riunirli insieme nel tegame di terracotta, aggiungere il vino, salare e cuocere per circa 30 minuti a fuoco moderato. Se si dovesse seccare troppo, aggiungere di tanto in tanto del brodo.
Aggiungere i pomodori sgocciolati tagliati a pezzi, tutte le spezie, lo strutto e le interiora. Salare e pepare. Far cuocere per un altro quarto d’ora a fuoco lento. Girare di tanto in tanto. Il segreto in questa fase sta nel far tirare bene il sugo, fino quasi a far attaccare il coniglio al tegame, per aggiungere poi qualche minuto prima di spegnere il fuoco del brodo che renda il sugo denso e consistente.
Il coniglio è pronto per essere servito in tavola. La tradizione lo vuole accompagnato dalle patate fritte e dall’insalata mista.