Venerdì 6 aprile, all’indomani del 15esimo anniversario della morte del 17enne Paolino Avella, il polo liceale “Salvatore Di Giacomo” di San Sebastiano al Vesuvio, ha organizzato un convegno sulla legalità.
Il giovane alunno della III D del liceo scientifico di San Sebastiano al Vesuvio, il 5 aprile del 2003, all’uscita di scuola fu intercettato da due malviventi che cercarono di sottrargli lo scooter; nacque così un inseguimento che terminò quando i due rapinatori speronarono la ruota posteriore del ciclomotore guidato da Paolino portandolo a schiantarsi contro un albero in via Matteotti, a pochi metri dal liceo. Una morte che scosse e sconvolse non solo i compagni di scuola del giovane che avrebbe compiuto 18 anni il 12 aprile dello stesso anno, ma l’intera comunità vesuviana che più volte diede luogo a sentite manifestazioni contro la criminalità.
L’incontro-dibattito con gli studenti – patrocinato dal comune di San Sebastiano al Vesuvio – si svolgerà alle 10.30 di venerdì 6 aprile presso l’auditorium “Anna Schiano” del liceo “Salvatore Di Giacomo”.
A fornire gli spunti e i temi che animeranno il dibattito il libro “Ali Spezzate” di Paolo Miggiano, ispirato alla storia di Annalisa Durante.
Oltre alla dirigente scolastica, Fabrizia Landolfi, al sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Salvatore Sannino, e all’assessore alla pubblica istruzione del medesimo comune, Assia Filosa, interverranno: il Presidente della Federazione Nazionale della stampa Giuseppe Giulietti, il segretario del Sindacato Unitario dei giornalisti della Campania Claudio Silvestri, l’autore del libro Paolo Miggiano, il giornalista Arnaldo Capezzuto e Alfredo Avella, il papà di Paolino e presidente della Onlus a lui intitolata, nonché presidente del Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. Modera la giornalista Luciana Esposito.
Un evento che giunge al culmine di un percorso intrapreso in occasione della giornata dell’impegno e della memoria che ricorre il 21 marzo, a ridosso della quale una rappresentanza di studenti del liceo e di altre scuole del territorio, alla presenza delle istituzioni locali, si riunirono nella tendostruttura del liceo “Di Giacomo”, intitolata proprio a Paolino Avella per commemorare le vittime innocenti della criminalità, soffermandosi in particolare sulla sua storia.
Prima delle vacanze di Pasqua, Alfredo Avella ha incontrato una delegazione di alunni del liceo ai quali ha raccontato la storia di Paolino, soffermandosi in particolare sull’iter giudiziario complicato e burrascoso che ha segnato la sua vicenda, dall’arresto alla condanna dei responsabili della sua morte che, tuttavia, ha appagato solo in parte il desiderio di giustizia dei familiari e dell’intera società civile.