Amici, parenti e un nutrito gruppo di cittadini che hanno concretamente manifestato solidarietà e vicinanza ai tre napoletani scomparsi in Messico, durante la serata di ieri, mercoledì 28 febbraio, hanno dato luogo a un nutrito corteo.
Proprio nel corso delle ore precedenti alla manifestazione, sulla vicenda è intervenuto il ministro degli Esteri Angelino Alfano: “Ho manifestato al collega le nostre forti preoccupazioni riguardo alla scomparsa in Messico dei tre connazionali e l’ho personalmente sensibilizzato circa l’urgente soluzione del caso. – ha dichiarato Alfano dopo una telefonata con Luis Videgaray Caso. Ho sottolineato la viva aspettativa che sia mantenuto uno stretto raccordo tra le autorità messicane che stanno conducendo indagini e la nostra Ambasciata e ho espresso il forte auspicio che i tre italiani possano essere presto ritrovati e i responsabili del crimine assicurati alla giustizia. Videgaray mi ha garantito che le autorità messicane stanno profondendo il massimo impegno per fare piena luce sul caso”, ha sottolineato il titolare della Farnesina. “Mi ha anche assicurato che individuare i tre connazionali e assicurare ‘piena giustizia’ sono obiettivi prioritari del governo messicano, e che il caso è seguito in modo prioritario sia dal governo federale che da quello locale”, ha concluso Alfano.
Le rassicurazioni di Alfano non bastano a tranquillizzare i familiari dei tre napoletani: “Gli americani dopo sei giorni sono stati rilasciati, noi dal 31 gennaio non abbiamo notizie” hanno dichiarato nel corso della fiaccolata e del corteo indetti per chiedere la liberazione di Raffaele Russo, 60 anni, del figlio Antonio, 25 anni e del nipote Vincenzo Cimmino, 29 anni, tutti napoletani e scomparsi nella regione di Jalisco, in Messico.
Un corteo al quale hanno aderito centinaia di persone, voluto dai familiari dei tre napoletani scomparsi in Messico per tenere accesi i riflettori sulla vicenda e per chiedere l’attenzione delle istituzioni e di quanti possano aiutarli a riportare a casa i loro cari.