Al Napoli non basta la vittoria per passare il turno e continuare l’avventura europea. La squadra di Sarri viola per due volte la porta del Lipsia, ma le due reti non riescono a ribaltare il risultato dell’andata.
Solo sfiorata l’impresa che sarebbe servita per passare il turno: il Napoli dei (quasi tutti) titolari stende il Lipsia grazie a Zielinski e Insigne ma non ribalta il 3-1 subito al San Paolo, salutando l’Europa League ai sedicesimi di finale. Esce a testa alta la squadra di Sarri, che ora può pensare solo allo scontro scudetto con la Juventus, ma tornando dalla Germania con un po’ di apprensione sulle condizioni di Mario Rui e Zielinski: il primo costretto a uscire per una botta al piede, il secondo in campo fino alla fine ma stringendo i denti per un problema fisico.
Rimonta solo sfiorata per il Napoli in Germania. Ma il 3-1 del Lipsia al San Paolo all’andata era difficile da recuperare, come conferma nel dopo partita lo stesso Maurizio Sarri: “Abbiamo fatto una sciocchezza enorme all’andata, trattando l’ultimo minuto come fosse l’ultimo minuto di un supplementare. Quel gol finale lo abbiamo pagato”.
Nel 2-0 della Red Bull Arena il Napoli ha dimostrato di essere una grande squadra, ma con alcuni limiti di organico, come sottolinea lo stesso allenatore toscano: “Un doppio confronto di questo tipo ti lascia l’amaro in bocca. Stasera mi è sembrato evidente che questa squadra fosse alla nostra portata. A tratti pretendiamo tutti anche troppo, questo gruppo è rimasto limitato a livello numerico ed il doppio impegno è pesante”.
Sfumato l’obiettivo Europa League gli azzurri potranno ora concentrarsi unicamente sullo scudetto: “Abbiamo dato una risposta forte e questo è un bel messaggio per il campionato. Prendiamo l’aspetto importante di questa storia, che questa squadra ha un’anima. Adesso avremo più tempo per allenarci”.