Si chiama James Anno, viene da Oklahoma City negli Stati Uniti, ha 35 anni, ha conseguito un PhD su Michelangelo da Vinci alla Washington University in St. Louis e una laurea in Storia dell’Arte all’Università dell’Oklahoma, ha al suo attivo anche una pubblicazione su Giovanni Domenico Tiepolo: Flight into Egypt e fino al 2019 lavorerà presso il Museo di Capodimonte, grazie al sostegno filantropico dell’associazione American Friends of Capodimonte che si è fatta carico del suo viaggio, del suo stipendio e del suo alloggio.
“Ringrazio di cuore l’associazione American Friends of Capodimonte che ci offre questa collaborazione internazionale da cui il museo trarrà enormi benefici – ha detto il direttore Sylvain Bellenger – James si occuperà dell’arte del ‘400 e ‘500, dell’allestimento con le didascalie bilingue per tutte le opere iniziando dalla Collezione Farnese e collaborerà, in stretto contatto con i curatori di Capodimonte, a una delle prossime mostre del ciclo L’Opera si racconta dedicata al Giudizio Universale di Michelangelo nella copia di Marcello Venusti (luglio-ottobre 2018) e dopo la sua esperienza italiana diventerà un curatore ancora più ricercato per i musei americani”.
“E’ un grande onore per me essere a Capodimonte – ha affermato James Anno al suo arrrivo – non vedo l’ora di contribuire alla missione di uno più importanti musei del mondo”.
L’associazione American Friends of Capodimonte onlus si è costituita lo scorso anno con l’intento filantropico di contribuire alla divulgazione della cultura del Mezzogiorno d’Italia. E’ un’associazione di diritto americano che prevede importanti vantaggi fiscali per gli aderenti, presieduta da Vincent Buonanno, mentre il presidente onorario è il M° Riccardo Muti e conta numerosi iscritti. Una folta rappresentanza sarà a Napoli dal prossimo 23 settembre al 1 ottobre in un tour che tocca i principali siti culturali napoletani, mentre dal 1 al 5 ottobre il gruppo si sposterà nella città di Palermo.