Mister Cipolla deve fare a meno di Bocao, Davì e Milucci, mentre fa il suo esordio in maglia azzurra Pedotti. L’avvio napoletano è promettente, con gli azzurri che provano a far sentire la pressione offensiva, sospinti anche dal caloroso pubblico di fede azzurra arrivato al PalaBianchini. Il buon approccio, però, è vanificato da Battistoni, abile a sgusciare nel cuore della difesa azzurra e siglare il vantaggio. Il Napoli reagisce con costrutto e cattiveria e al minuto 8 trova la rete del pari con il piede caldissimo di Manfroi. Andrè avrebbe subito l’opportunità del sorpasso, ma Chinchio chiude bene in uscita. Al minuto 11 il doppio black out che rimette la gara nelle mani dei pontini. Bernandez, nel giro di 30 secondi, trova la personale doppietta che mette in crisi le certezze napoletane. Prima va via sull’out di destra e trova il pertugio tra le gambe di Leandro, poi spinge in rete il cuoio dopo una grande azione di Terenzi. Mister Cipolla prova a scuotere i suoi chiamando l’immediato time out.
Al rientro in campo il Napoli ha cambiato pelle con Leandro portiere di movimento. La pressione offensiva rischia di far saltare i codici del Latina, ma la palla non vuole saperne di entrare. Manfroi centra un palo, poi De Bail e ancora Manfroi trovano la puntuale chiusura di Chinchio. Il 3-1 non si schioda e si va all’intervallo. Il Napoli rientra in campo deciso a riaprirla e ci riesce prontamente con Crema, che piega la resistenza di Chinchio per il 3-2. L’illusione però dura poco perché Battistoni si fionda su un calcio d’angolo e ristabilisce i due gol di vantaggio. Il Napoli accusa il colpo e, ancora su palla inattiva, capitola. Stavolta è Avellino ad indovinare l’angolino alto su punizione, firmando il 5-2. Passata la burrasca, il Napoli prova a rifarsi sotto. Corso salva un gol fatto, poi Chinchio si riscatta su Crema, prima che Manfroi trovi la doppietta personale del 5-3. La storia del match, però, non cambia perché Battistoni e poi di nuovo Avellino, col Napoli tutto a trazione anteriore, rimettono il risultato in ghiaccio. Il Napoli addolcisce il passivo con Andrè, ma prima della sirena Battistoni, con un bel lob, chiude la contesa sul definitivo 8-4. Per gli azzurri è la quarta sconfitta di fila: ora il secondo posto è a rischio.
La classifica non preoccupa, perché gli azzurri hanno scavato un importante solco playoff nel girone d’andata, ma è chiaro che il campanello d’allarme, anche in vista della Winter Cup, mai come stasera è risuonato. Mister Cipolla non usa mezzi termini e definisce la prestazione di Latina “la peggiore partita di questa stagione. Non è stato il mio Napoli. Quando siamo andati vicini a riaprirla, il Latina è stato bravo ogni volta a riportarsi sul doppio vantaggio, bloccando sul nascere la nostra rimonta. Nessuna giustificazione, stasera usciamo dal campo senza l’onore delle armi e da allenatore devo assumermi la responsabilità di questa sconfitta. Prendere otto gol non fa piacere, è chiaro che dobbiamo trovare la forza di rialzarci da questa buca in cui siamo piombati da qualche giornata a questa parte e possiamo farlo solo con la cattiveria, il coraggio e la forza di chi vuole reagire. Resto convinto delle nostre potenzialità, non è il caso di fare drammi e la Final Four di Winter Cup ci offre l’immediata possibilità di riscatto. Sono sicuro che reagiremo, tutti uniti, e sapremo costruire una grande prestazione col Pescara, davanti al nostro pubblico che si aspetta una squadra pronta a dare l’anima in campo”.