• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
sabato, 28 Giugno, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Che ci faceva Umberto De Luca Bossa a Torre Annunziata?

Luciana Esposito di Luciana Esposito
13 Gennaio, 2017
in Cronaca, In evidenza
0
Che ci faceva Umberto De Luca Bossa a Torre Annunziata?
Share on FacebookShare on Twitter

wp_20160608_12_04_53_pro A 24 ore di distanza dall’arresto del figlio dello spietato boss di Ponticelli Tonino ‘o sicc, il quesito al quale gli inquirenti sono chiamati a rispondere è principalmente uno: perché Umberto De Luca Bossa si trovava a Torre Annunziata?

ADVERTISEMENT

Dunque, l’attuale situazione in cui versa il clan capeggiato dal giovane e che annovera la sua roccaforte nel Lotto O di Ponticelli, imponeva, in qualche modo, un imminente segnale di forza, da mettere in pratica attraverso un’azione di inequivocabile matrice camorristica che portasse proprio la firma di Umberto.

Una dimostrazione di forza necessaria per dimostrare a chi mira ad eliminare dal contesto criminale il clan De Luca Bossa una capacità organizzativa ancora viva, oltre che finalizzata ad ufficializzare l’ingresso in scena di Umberto nei panni di leader del clan, affinché il giovane provasse con i fatti che è pronto ad ereditare le redini del clan portato al massimo lustro prima dal nonno e poi dal padre.

Tutto ha inizio lo scorso giugno, in un clima apparentemente tranquillo: il Lotto O di Ponticelli sembrava un relitto di case fatiscenti e sonnacchiose, ripiegato su sé stesso a leccarsi le ferite sortite da una lotta alla conquista del potere criminale che aveva visto i De Luca Bossa uscire di scena con le ossa rotte. Un agguato voluto per uccidere Raffaele Cepparulo, il boss dei Barbudos che in seguito alla strage delle Fontanelle nel Rione Sanità, – maturata poche settimane prima dal suo clan per colpire i Vastarella – aveva trovato accoglienza e rifugio proprio nel rione che tutt’oggi rappresenta il quartier generale di quello che un tempo fu il clan di Tonino ‘o sicc e che, secondo molti, sarebbe ancora guidato dal boss, attualmente detenuto in carcere, ma pur sempre in grado di impartire direttive.

L’agguato di Cepparulo, maturato in un circolo ricreativo di proprietà di Umberto De Luca Bossa, scardina definitivamente la calma apparente che sembra regnare nel rione e consente alle reali velleità del clan capeggiato proprio da Umberto di emergere in tutta la loro temibile fondatezza.

Il maxi-blitz nel rione Conocal di Ponticelli, maturato pochi giorni dopo la morte di Cepparulo, e che porta all’arresto di 94 persone e allo smantellamento di dozzine di piazze di spaccio nella roccaforte dei D’Amico, il clan di Fraulella, apre uno scenario ulteriormente favorevole ai De Luca Bossa che possono colmare il vuoto maturato nel mercato della droga, imponendosi nuovamente sulla scena criminale. Inoltre, i D’Amico, ormai rimaneggiati, in termini di reclute e non solo, sono destinati ad uscire di scena. Ragion per cui, l’unica organizzazione da affrontare è quella dei De Micco, gli acerrimi nemici di sempre, con i quali, da tempo, intercorre un botta e risposta che si consuma a suon di agguati. Feriti e morti, di reclute e parenti, da un lato, per vendicare feriti e morti, di reclute e parenti, dall’altro.

Un braccio di ferro che potrebbe andare avanti ad oltranza. Inoltre, ad inasprire ulteriormente i toni della contesa, giunge il rifiuto da parte dei De Luca Bossa di pagare le tasse per le piazze di spaccio al clan De Micco.

Durante l’estate, il clan del Lotto O, si rafforza per effetto di nuove alleanze e scarcerazioni eccellenti, tra le quali spicca quella di Salvatore Solla. Proprio quest’ultimo ha probabilmente pagato con la vita il rifiuto dei De Luca Bossa di piegarsi alle richieste di pagamento dei De Micco.

Un omicidio eccellente che ha incupito e non poco il clima in casa De Luca Bossa: Umberto sa di essere il probabile e prossimo bersaglio da parte di chi che vuole giungere a conquistare l’egemonia del controllo criminale dell’intero quartiere. Il giovane non esce quasi più di casa, da quel 23 dicembre, se non quando è strettamente necessario.

E questo concorre ad aggiungere un elemento importante nella ricostruzione del contesto in cui è maturato il suo arresto durante il pomeriggio di ieri.

Il giovane rampollo dei De Luca Bossa stava pianificando un’azione criminale da mettere a segno: nei giorni precedenti, c’era stato parecchio movimento intorno al P4, l’edificio-bunker del clan.

Uomini, auto, armi, discussioni, macchinazioni.

Un movimento che ha insospettito anche la Polizia investigativa di Ponticelli che pochi giorni prima della morte di Solla ha perquisito l’edificio, senza però riuscire a rinvenire armi né null’altro che potesse concretamente portare all’arresto di Umberto.

Quest’ultimo, quindi, si sente braccato su due fronti: le forze dell’ordine da un lato, il clan rivale dall’altro.

Inoltre, deve mettere in pratica e, per giunta, nel breve tempo, una replica esplicita all’agguato di Solla e non solo: una dimostrazione di forza che possa, al contempo, rilanciare le quotazioni del suo clan.

Non può rimanere relegato in casa, Umberto deve dimostrare di essere in grado di fare il boss e di essere il boss reggente del clan De Luca Bossa.

Eppure, i tratti inspiegabili che contraddistinguono le circostanze che hanno portato al suo arresto, sono molteplici.

In primis, il giovane sa di essere sotto tiro, perché è uscito a bordo di una Smart e non in un’auto più capiente, accompagnato da più uomini, in grado di offrirgli maggiore protezione? Così come, in effetti, è accaduto in occasione del funerale di Solla e nelle altre rare circostanze in cui ha abbandonato il suo appartamento-bunker.

Ragion per cui risulta probabile che Umberto avesse deciso di agire di impeto e senza pianificare un’azione ben definita: i fedelissimi del clan non gli avrebbero consentito di uscire da solo e senza una protezione adeguata.

Una pistola con colpo in canna e matricola abrasa. Un’arma pronta a sparare: contro chi o cosa?

Questo è un altro enigma.

Nessuno è in grado di trovare un tassello, tra le beghe della malavita ponticellese, riconducibile a Torre Annunziata. Forse, il giovane aveva saputo che qualche obiettivo sensibile del clan da colpire si trovava lì e senza indugi ha deciso di balzare in auto e raggiungerlo, per mettere a segno il tanto agognato agguato.

Qual è il clima che si respira a Torre Annunziata in chiave camorristica, lo chiarisce la Dia, nella relazione sul secondo semestre 2015, pubblicata l’estate scorsa e diretta dal Ministro dell’Interno al Parlamento.

Dalla relazione emerge che il clan Gionta resiste soprattutto grazie a un ruolo “di primo piano riconosciuto alle donne”. Nonostante boss e capi siano tutti detenuti e il clan sia stato a più riprese sgominato, a Torre Annunziata, la camorra la fanno ancora loro. Il clan, secondo la Dia continua a condividere con il gruppo Chierchia-Fransuà non solo interessi illeciti, ma anche la rivalità con i Gallo-Limelli-Vangone, che gestiscono invece il traffico di droga nella piazza di spiaccio del Piano Napoli di Boscoreale.

Sempre a Torre Annunziata, infine, opera il gruppo Tamarisco, dedito anche alle armi, con l’appoggio dei Cesarano di Pompei.

Da scartare l’ipotesi secondo la quale Umberto potrebbe essere andato a Torre Annunziata per reperire l’arma. Il giovane non si sarebbe esposto al rischio di un agguato per espletare una mansione che poteva commissionare a un semplice gregario.

Di certo, la presenza del giovane in un contesto che appare totalmente estraneo e scollegato alle logiche criminali della periferia est di Napoli, ha spiazzato tutti, i fedelissimi del clan De Luca Bossa più di chiunque altro.

Tags: antonio de luca bossaarrestoclan de miccolotto OnapoliponticelliRaffaele Cepparulotonino o sicctorre annunziataumberto de luca bossa
ADVERTISEMENT
Prec.

Giugliano: abusi sessuali su un bambino di cinque anni, arrestato un 20enne

Succ.

A Pollena Trocchia un aiuto concreto per le famiglie disagiate: torna il Pacco Alimentare

Può interessarti

VIDEO-Ponticelli: il consigliere Sollazzo in affari con i clan e l’assordante silenzio del sindaco Manfredi
Cronaca

Vincenzo Sollazzo: chi è il consigliere della VI Municipalità di Napoli in affari con i clan di Ponticelli

27 Giugno, 2025
Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia
Cronaca

Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia

27 Giugno, 2025
Crolla il solaio in una scuola di Barra: la versione dei testimoni
In evidenza

Ponticelli, solaio franato nella scuola dell’infanzia: la lettera di una mamma

27 Giugno, 2025
Agente e infermiera aggrediti da un detenuto nel carcere di Secondigliano
Cronaca

Agente penitenziario si toglie la vita nel parcheggio del carcere di Secondigliano

27 Giugno, 2025
Incidente sulla Tangenziale di Napoli: morti due motociclisti
Cronaca

Incidente sulla Tangenziale di Napoli: morti due motociclisti

27 Giugno, 2025
Napoli, esplosione a via Foria: donna estratta viva, in corso evacuazione e ricerche
Cronaca

Esplosione a Napoli: un morto e quattro feriti, ipotesi fuga di gas al primo piano

27 Giugno, 2025
Succ.
A Pollena Trocchia un aiuto concreto per le famiglie disagiate: torna il Pacco Alimentare

A Pollena Trocchia un aiuto concreto per le famiglie disagiate: torna il Pacco Alimentare

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

VIDEO-Ponticelli: il consigliere Sollazzo in affari con i clan e l’assordante silenzio del sindaco Manfredi

Vincenzo Sollazzo: chi è il consigliere della VI Municipalità di Napoli in affari con i clan di Ponticelli

di Luciana Esposito
27 Giugno, 2025
0

Vincenzo Sollazzo risulta essere una delle figure cruciali dello scacchiere camorristico ponticellese, ma ciononostante continua a restare saldamente ancorato alla...

Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia

Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia

di Luciana Esposito
27 Giugno, 2025
0

Nel corso della mattina di giovedì 26 giugno le forze dell'ordine hanno eseguito lo sgombero di un edificio occupato abusivamente nel...

Coca-Cola Pizza Village 2025: sul palco una squadra da stadio tra hit, emozioni e grandi ritorni

Coca-Cola Pizza Village 2025: sul palco una squadra da stadio tra hit, emozioni e grandi ritorni

di Redazione Napolitan
27 Giugno, 2025
0

La musica torna protagonista al Coca-Cola Pizza Village 2025, affiancando il racconto della pizza con un programma di eventi serali che...

Crolla il solaio in una scuola di Barra: la versione dei testimoni

Ponticelli, solaio franato nella scuola dell’infanzia: la lettera di una mamma

di Redazione Napolitan
27 Giugno, 2025
0

Quando una scuola crolla, non è solo il cemento a spezzarsi. Crollano certezze, sicurezze, fiducia. E quando al cedimento strutturale...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?