Una casualità o un beffardo scherzo del destino, quello che ha disegnato nel cielo di Napoli, durante la notte più buia e spaventosa per antonomasia, due cruente vicende di cronaca che hanno visto due donne vivere attimi di autentica paura. Una salvata dal tempestivo intervento degli agenti di polizia, l’altra, invece, ha perso la vita.
Il tempestivo intervento degli uomini in divisa ha fatto scattare le manette per un ghanese di 40 anni artefice di un’aggressione ai danni di una sua connazionale di 52 anni. L’episodio è avvenuto in via Vespucci, in un’area abbandonata di fronte all’ospedale Loreto Mare. Una zona di per sé isolata di notte e che attualmente accoglie i cantieri per i lavori di ristrutturazione in corso su via Marina che concorrono a rendere l’area ancor più adattabile al esigenze dei malintenzionati.
Le urla della donna, ieri sera, però, hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che hanno fermato una Volante dell’Upg, in transito nella zona. Gli agenti hanno bloccato l’uomo sul cui capo adesso pende l’accusa di violenza sessuale. La vittima è stata soccorsa da personale medico per escoriazioni e contusioni varie, guaribili in 10 giorni.
Mentre una donna di 56 anni, Mynodora Ilnytska, di nazionalità ucraina, è stata travolta e uccisa da un automobilista che dopo l’incidente è fuggito senza prestare soccorso.
E’ accaduto in via Boscofangone, a Nola, dell’hinterland vesuviano.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Nola, la donna è stata travolta da una utilitaria bianca e sbalzata contro un palo a bordo strada mentre usciva in bicicletta da una azienda agricola insieme al marito, anche lui ucraino di 56 anni.
Dopo l’incidente il conducente si è dileguati senza prestare soccorso alla vittima. Immediatamente sono state avviate le indagini, tuttora in corso, per risalire all’identità dell’automobilista.