Caso Parolisi: Si è tenuta lunedì mattina davanti ai giudici del tribunale del minori di Napoli l’udienza che dovrà decidere in merito all’istanza presentata dai legali di Salvatore Parolisi, condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Melania Rea, per fargli rivedere la figlioletta.
La piccola, che adesso ha sette anni, sa tutto. E’ a conoscenza del fatto che sua madre è stata uccisa, e sa che ad ucciderla è stato proprio suo padre, Salvatore. Chi le sta accanto da quel maledetto 11 Aprile 2011 la descrive comunque come una bambina ‘serena’.
«Ha piagnucolato in aula, come sempre. Ha detto che vuole vedere la figlia. Peccato che sia lui ad aver ucciso sua madre». Ha detto Michele Rea, fratello di Melania, che ha raccontato quanto avvenuto nell’aula del Tribunale dei minori di Napoli.
La bimba, quando fu uccisa Melania aveva 18 mesi. «È serena – ha detto Michele – sa tutto quello che è successo, gli psicologi ci hanno detto di farla crescere nella verità». La piccola è stata affidata ai nonni. E quel che è certo, ribadisce lo zio Michele «è che faremo di tutto per fare in modo che non riveda il padre».
Dopo aver ascoltato le motivazioni di Parolisi, il giudice ha rinviato l’udienza. La decisione sull’istanza dell’ex ufficiale – che è stato recentemente degradato e trasferito dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere a quello di Bollate – arriverà il prossimo 30 gennaio.
In particolare i giudici hanno voluto acquisire altri documenti, tra cui le motivazioni della Cassazione. All’interno dell’aula del Tribunale dei minori, sempre secondo quanto riportato da Michele Rea, il pm ha anche chiesto la decadenza della potestà genitoriale di Salvatore Parolisi. “Nel 2012, come pena accessoria alla condanna gli fu tolta la patria potestà – ha spiegato Michele – ora però resta la sede civile dove la decisione era stata sospesa in attesa del terzo grado di giudizio”.