Nizza e la strage del seguace dell’Isis. Tra tanto sangue e dolore emerge una storia che commuove e accende i riflettori sulla bontà piuttosto che sul terrorismo. La vicenda coinvolge un italiano sopravvissuto alla tragedia francese del 14 luglio scorso.
Gaetano Moscato, ha perso un arto causa amputazione, perchè il tir del terrorista gli si è piombato addosso a 8o km orari. Al momento dell’attacco che ha procurato la morte di 84 persone, Moscato che è salvo per miracolo, era coi nipoti ad assistere alla parata e ai fuochi d’artificio dell’anniversario della presa della Bastiglia. L’uomo ha rischiato la vita per salvare quella dei nipotini.
Il nonno scampato alla morte racconta: “Ho visto arrivare un camion, pensavo che il conducente fosse ubriaco. Andava talmente veloce che non abbiamo avuto il tempo di immaginare cosa stesse accadendo. Ho dato una spinta ai miei nipoti, io mi sono buttato verso il guardrail. La mia gamba sinistra è rimasta lì e lui, con quel camion, ci è passato sopra. E’ stato un disastro. E’ stato difficile persino rialzarsi, riprendersi da quell’orrore e scoprire che la gamba non c’era più. Quando mi sono alzato per recuperare alcuni pezzi della mia gamba, mi sono accorto che l’unico quasi intero era il piede”.
Intanto un nipotino di 12 anni, accortosi dello stato in cui versava Moscato, ha cercato di fermare le ambulanze per garantirgli soccorso. In attesa che lo aiutassero l’adolescente, ha adagiato sotto la testa del nonno una giacca, fermando con una cintura l’emorragia alla gamba. Gaetano Moscato è stato poi portato in un ospedale di Nizza per le cure necessarie.