L’evento voluto da Dolce&Gabbana a Napoli per festeggiare i 30 anni di attività della griffe che ha dettato legge in materia di alta moda, ha acceso i riflettori sul capoluogo campano macinando feeedback, consensi e recensioni più che positive sulle riviste patinate più quotate dell’alta moda.
Vogue ha dedicato un ricco articolo all’evento, dal titolo “9 cose da sapere a proposito dello Show di alta moda Dolce & Gabbana a Napoli”.
“Domenico Dolce e Stefano Gabbana potrebbero chiamare “casa” Milano, – si legge nell’articolo di Vogue – ma hanno avuto una storia d’amore per tutta la vita con Napoli. Il duo di progettazione è arrivato nella città italiana di questa settimana per presentare la loro collezione di Alta Moda per l’autunno 2016, per organizzare una celebrazione in stile napoletano.
- Dolce & Gabbana ha scelto la piazza di fronte la Chiesa di San Gregorio Armeno per il suo spettacolo di Alta Moda, allineando l’area con sedie di velluto e assistenti in uniforme che hanno aiutato gli ospiti ad occupare i posti a loro riservati
- Ha presenziato a tutti gli eventi la musa di Dolce & Gabbana Sophia Loren, seduta in poltrona al centro del locale. L’attrice iconica è stata allevata a Pozzuoli, alle porte di Napoli, ciò la rende l’ospite ideale di onore in una mostra napoletana a tema.
- Dietro le quinte, sono state collocate ovunque gigantografie di immagini della Loren.
- Prima che i modelli scendessero in pista, una banda musicale ha sfilato in passerella suonando la melodia napoletana tradizionale, “Funiculì, Funiculà”.
- La sfilata ha pedalato attraverso una varietà di temi italiani, dalla religione al calcio, senza tralasciare i cappotti in stampe eclettiche e colori.
- Dolce & Gabbana mette un girocollo sulla maglia storica della S.S.C.N del mito Diego Maradona, su una numero 10 in seta con decorazioni in cristallo.
7.La modella Yumi Lambert è stata lanciata nel ruolo da protagonista da una dorata versione molto chic del clero, che ha gestito la sua acconciatura torreggiante con facilità.
- I progettisti hanno anche sfruttato la cultura del concorso, a coronamento di una “Miss Eleganza” in passerella.
9. Molti degli sguardi erano conditi con elaborate acconciature, di grandi dimensioni.”