Il ritratto di una famiglia normale, una coppia di coniugi stimata e conosciuta, il classico “insospettabile”, l’ennesimo, balzato agli onori della cronaca per un omicidio-suicidio consumatosi tra le mura del tetto coniugale.
Abitualmente viene definito “femminicidio”, a prescindere dalla nomenclatura, oggi, a Palma Campania, nel napoletano, si è consumata l’ennesima follia per mano di un marito tramutatosi in carnefice.
Aniello Lamberti, 59 anni, ortopedico presso l’ospedale di Nola, professionista noto e rispettato nell’hinterland vesuviano, oggi, ha svestito il candido camice bianco per indossare i sudici abiti del killer spietato e ha ucciso la moglie, Angelina Fusco, 56, insegnante di scuola media.
L’uomo ha esploso due colpi di una pistola contro la moglie, servendosi di un’arma illegalmente detenuta. Il primo proiettile ha colpito la donna al petto, il secondo alla testa. L’uomo poi è salito in mansarda e si è lanciato nel vuoto dal terzo piano di una palazzina di proprietà della sua famiglia, in via Croce 52, a Palma Campania, nel napoletano, lasciandosi cadere nel cortile interno. Lo hanno ritrovato spacciato al suolo, con la testa all’indietro. Lamberti era un medico, sapeva come lanciarsi per procurarsi una morte sicura. L’ omicidio-suicidio – secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri – sarebbe avvenuto dopo una lite tra i coniugi.
A lanciare l’allarme il fratello di Lamberti, che abita nella stessa palazzina. Negli ultimi tempi le liti tra i due erano frequenti, ma i parenti e gli amici riescono a trovare una spiegazione per il terribile gesto. Lamberti non ha lasciato un biglietto. La coppia aveva due figli, entrambi medici: uno lavora a Firenze, l’altra si è appena laureata. Una tragedia che ha sconvolto l’intera cittadina, incredula e sbalordita dal duplice gesta di cui il dottor Lamberti si è reso autore.
L’ultima apparizione pubblica dello stimato ortopedico risale a domenica scorsa, ad una rassegna canina organizzata al Campo Sportivo, alla quale aveva partecipato insieme al suo cane di razza beagle.
Ironico e divertente: così ver descritto l’ultimo autore di un omicidio-suicidio che sembra non trovare segnali premonitori nelle ordinarie vite della “carnefice-suicida”.