Una domenica “conflittuale” quella in corso a Napoli, oggi.
Galvanizzata dalla giornata festiva che seguirà domani, 25 aprile, incupita dalle nubi e da decise strizzate di pioggia, allarmata dalla latente morsa della criminalità che in più zone nevralgiche tende a palesare la sua presa asfissiante. E poi arriva Renzi.
Il premier è giunto in prefettura per la firma del “Patto per la Campania“.
In piazza del Plebiscito, anche stamattina, all’esterno della Prefettura ad accogliere Renzi un gruppo di contestatori dei centri sociali. I manifestanti sono rimasti in piazza scandendo slogan contro il governo. Successivamente i contestatori hanno provato ad avvicinarsi di nuovo alla prefettura ma sono stati bloccati dagli agenti nei pressi del Palazzo Reale.
Il Patto è il primo degli accordi previsti dal Masterplan per il Mezzogiorno che viene sottoscritto e impegna il Governo a una serie di investimenti, firmato dal Premier, dal governatore Vincenzo De Luca e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Dopo la firma tappa a Salerno per il premier: prima di lasciare la prefettura Renzi ha incontrato don Antonio Loffredo, parroco del rione Sanità. In mattinata, invece, il premier ha visitato Pompei con la moglie Agnese.
Renzi inizia il suo discorso ringraziando il prefetto Pantalone per “il lavoro che sta facendo” e i protagonisti di “15 accordi, tra Regioni e città del Mezzogiorno nell’ambito del patto per il Sud”. “Un accordo che vale quasi 10 miliardi, concretamente verificabile. Non solo lo Stato che controlla le Regioni e viceversa ma direttamente i cittadini controlleranno attraverso la stampa. Si monitora capitolo per capitolo, sono finiti i tempi in cui si sprecavano i fondi”.
“Finalmente – ha sottolineato il premier – si fa sul serio, l’epoca degli sprechi la mettiamo in soffitta facendo le cose serie partendo dal Mezzogiorno“. E, ancora “C’è un senso di riscatto in Italia”.
Gli investimenti annunciati nel Patto per la Campania “sono una risposta di medio-lungo periodo all’emergenza criminalità”. Lo ha ricordato Matteo Renzi, a due giorni dall’ultimo raid di camorra nel rione Sanità. “Se crei le condizioni per gli investimenti e la spesa dei fondi pubblici – ha aggiunto il premier – e crei lavoro, opportunità in modo non episodico, dimostri che la politica ha un senso”. Dopo la firma del Patto, Renzi ha incontrato una delegazione del rione Sanità.
La settimana prossima Alfano a Napoli su ordine pubblico. Darà vicinanza istituzioni – Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha annunciato che il ministro dell’Interno Alfano “è disponibile a partecipare la prossima settimana ad un tavolo in prefettura a Napoli sull’ordine pubblico.’per dare il senso di una vicinanza delle istituzioni e migliorare ciò che può essere fatto'”. Lo ha detto nella conferenza stampa per la firma del patto per la Campania.
In mattinata visita privata nell’area archeologica di Pompei per Renzi. Il presidente del Consiglio e la moglie Agnese hanno visitato la mostra Miti e natura, poi gli affreschi di Moregine e ora la mostra, appena aperta, sull’Egitto a Pompei. Renzi preannuncia la visita di Alfano a Napoli la settimana prossima.
“La Campania é simbolo di un Paese che riparte. Patti per il Sud, non chiacchiere. L’atteggiamento da sindaco, i lavori da fare, non tante chiacchiere”. “Mancano solo la città di Napoli e la Regione Puglia per gli accordi nell’ambito del patto per il Sud” dice mandando un preciso messaggio a de Magistris e Michele Emiliano, suoi avversari in politica. In Prefettura, in effetti, spicca l’assenza del sindaco de Magistris. Presenti, tra gli altri il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola, il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione, l’eurodeputato Andrea Cozzolino, i consiglieri regionali Mario Casillo e Raffaele Topo, l’ex parlamentare Teresa Armato. In Prefettura anche l’assessore regionale Amedeo Lepore, il deputato del Pd Massimiliano Manfredi e la compagna di De Luca Marilena Cantisani.