Era questo lo stratagemma messo in atto da Luigi Topo, 49enne di Giugliano , vicino al gruppo camorristico “Bidognetti”, egemone nella provincia di Caserta; il quale si era nascosto nell’intercapedine a doppio fondo di un armadio.
Topo era ricercato dall’ottobre del 2015, doveva scontare 3 anni di reclusione per un ordine di esecuzione di pena emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, a seguito di condanna per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il latitante infatti fu arrestato nel 2011 per aver imposto il pizzo ai lidi balneari sulla costa tra la provincia di Napoli e quella di Caserta.
Ad incastrare il ricercato sono stati i carabinieri della sezione catturandi del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, che da tempo seguivano le tracce lasciate dall’ottobre scorso dal ricercato. Piccoli tasselli impercettibili, che in più di una occasione hanno portato gli uomini del maggiore Michele D’Agosto, comandante del Nucleo, proprio nel giuglianese.
Infatti sarà proprio nella villetta, all’interno del parco “Spinelli”, in via Lago Patria, 113, che il fuggiasco sovente si recava. Ed è lì che è stato ritrovato, al’interno della camera da letto, nascosto, accovacciato, nel doppio fondo ricavato ad hoc da una cassettiera.
I militari hanno fatto irruzione alla 6 di mattina: sapevano che era lì che stava nascondendo. Durante la perquisizione dell’appartamento, uno di loro si è accorto della profondità dell’armadio, visibilmente sproporzionata rispetto a quella della cassettiera, e una volta sfilati via tutti i cassetti, è comparso il latitante. Così sono scattate immediatamente le manette.
Ovviamente il latitante non ha potuto opporre alcuna resistenza ai carabinieri, e adesso è detenuto nel carcere di Poggioreale.