Il famoso direttore d’orchestra Gianni Ephrikian affiancherà Stefano Gargiulo, giovane compositore partenopeo, nella serata del 22 ottobre al Teatro San Ferdinando di Napoli. Il sodalizio artistico tra i due premi internazionali italiani che hanno trionfato al Los Angeles Music Awords, si concretizza nel concerto gratuito di musica classica-contemporanea, ‘From Paradise’.
Il maestro Ephrikian, figlio di Angelo Ephrikian, fondatore della prima orchestra italiana da camera del dopoguerra, si mostra ben contento di dare saggio della propria arte in terra partenopea. Dopo la nomination americana e la vittoria ottenuta con la suite ‘Water for Africa’, il compositore trevigiano, accompagnato dall’amico manager Francesco Sorrenti, è a Napoli e si racconta in esclusiva ai nostri lettori:
– Maestro, come nasce anzitutto questa collaborazione artistica con Stefano Gargiulo, cui assisteremo il 22 ottobre?
Con Stefano ci siamo sentiti circa due mesi dopo che vinse ai Los Angeles Music Awords ad Hollywood. Ci siamo scritti attraverso i social network, io ascoltai la sua musica meravigliosa, lui chiese di collaborare con me per quanto concerneva le orchestrazioni e così è nato questo sodalizio che sfocia nel concerto ‘From Paradise’, con tutti suoi brani, orchestrati da me. Si ascolteranno anche due composizioni mie ed una poesia musicata eseguita da un cantautore napoletano.
– Come sta vivendo questa esperienza partenopea?
Adoro Napoli e i napoletani. Il mio manager ed amico Francesco Sorrenti, mi ha supportato a Los Angeles dove ho vinto come artista internazionale dell’anno con la mia colonna sonora ed ha permesso che due vincitori di Hollywood lavorassero insieme al Teatro San Ferdinando.
– Dopo il valido riconoscimento ottenuto da entrambi negli States, quale consapevolezza è sorta in voi?
Come sempre giustamente ‘nemo profeta in patria’. Quando ottieni un premio ad Hollywood e torni in Italia vincitore, cominciano a scattare tutta una serie di meccanismi. Devo dire che la città di Napoli è stata veramente straordinaria nel supportare l’ artista napoletano Stefano Gargiulo, di cui sentirete parlare perchè è talentuoso. Il sindaco De Magistris e l’assessorato alla Cultura, hanno voluto fortemente la manifestazione ‘From Paradise, per omaggiarlo. Per quanto mi riguarda, a Treviso ci sarà una festa il 5 novembre.
– Per lei cosa ha rappresentato questo premio ottenuto in America e quali saranno i suoi prossimi progetti lavorativi?
Scrivo musica da tanti anni, ma non ho mai partecipato a concorsi. Quando mi hanno chiesto di inviare la mia traccia ero abbastanza scettico. Quindici giorni dopo ho ricevuto la nomintion a Los Angeles e tra nove concorrenti ho vinto. E’ stata un’emozione forte calcare il palcoscenico su cui sono passati artisti come i Doors, Frank Zapa. E’ un riconoscimento per tutto quello che ho fatto nella vita. Ad Hollywood sono stato contattato da varie case produttrici di film, cercheremo di concretizzare questo premio ottenuto.
– Nelle sue orchestrazioni lei ha introdotto elementi musicali contaminati. Quanto è importante la contaminazione musicale in questa epoca?
E’ vitale, è il fertilizzante della musica. Se non si contaminano le composizioni con strumenti e culture melodiche diverse, la musica muore. Ascoltando i consigli di Francesco Sorrenti ho inserito delle espressioni musicali nuove, che sono segno di modernità. L’evoluzione è data proprio dalla contaminazione. Il musicista vero assorbe vari stimoli e li traspone in musica.Tutto questo, mischiato in modo consapevole, diventa musica gradevole che vince in America.
Stefano Gargiulo ascolta emozionato le parole di stima che il maestro Ephrikian gli ha rivolto. Dopo il rientro a Napoli, il 34enne dirigerà per la prima volta un’orchestra nella sua città:
– Stefano, quali sono le sue risonanze dopo la vittoria americana?
Appena sono ritornato il Comune di Napoli mi ha dato un premio di riconoscimento, che è ancora più bello della vittoria ottenuta in un concorso. La città ha sentito di conferirmelo e ottenerlo nella mia terra è stato ancora più appagante.
– Da questa esperienza di due generazioni e mondi musicali diversi che si incontrano, cosa dobbiamo aspettarci di ascoltare nel concerto ‘From Paradise’?
Passione. Ascolterete sonorità celestiali, fatte di maestosi ed adagi che non annoiano.
– Cos’è per te la bella musica?
E’ bella musica se a metà brano, dopo che hai provato delle emozioni, non vuoi sentire il finale della traccia, ma torni indietro per ascoltarla.
– Hai iniziato a suonare a 16 anni quando ti è stata regalata una chitarra. Questo approccio così casuale con la musica quando e come è diventato poi parte vitale di te?
Tre anni fa nel bel mezzo del mio percorso universitario, ho capito che la musica sarebbe stata l’elemento essenziale della mia vita e ho scelto di dedicarmi ad essa. Da lì ho inseguito un sogno con tenacia, seppur tra tante difficoltà.