Se stai leggendo questo articolo solo perché hai visto nel titolo la parola “maturità”, vuol dire che sei un maturando in piena crisi esistenziale, che da un po’ di tempo accende il computer soltanto per elemosinare miracoli che, svelandogli le possibili tracce, lo salvino dalle prove d’esame.
Proveremo a non toglierti troppo tempo dallo studio (che speriamo sia stato una costante almeno in quest’ultimo anno), a raccogliere le voci di corridoio più quotate riguardo alle tracce degli scritti e a fornirti gli strumenti necessari per affrontare i “giorni x” nella maniera più serena possibile.
Prima Prova: l’elaborato d’Italiano
L’analisi del testo, di solito, riguarda grandi autori del ‘900 studiati dalla prospettiva di un’opera minore. Foscolo è il nome che impazza sul web.
Il saggio breve/articolo di giornale potrebbe riguardare il viaggio, le migrazioni dei popoli, la disoccupazione, l’Expo 2015, l’ebola e la ricerca scientifica.
Le tracce di storia più papabili sono quella sull’Unione Europea, che non esce dal 2006, e quella sulla Prima guerra mondiale (in occasione del centenario dall’entrata in guerra dell’Italia) e la Liberazione (avvenuta esattamente 70 anni fa).
Tipologia D: se sei il classico studente che non ha voglia di sorbirsi le pagine del libro di letteratura neanche quando il pericolo è alle porte, questa tipologia fa per te. Quest’anno i temi d’attualità toccati dai giornali italiani e di tutto il mondo sono stati soprattutto l’immigrazione, l’Isis, l’esplorazione spaziale, l’omosessualità e l’identità di genere. Ricorda che le tracce sono stilate mesi prima del fatidico giorno, quindi l’attualità in senso stretto non verrà sicuramente contemplata.
Una volta finita la prima prova, hai preso confidenza con una parte della commissione e hai capito se il presidente è un tipo che se la svigna tutte le volte che può o se è ligio al dovere e nelle prove successive non potrai farla franca.
La seconda prova dovrebbe essere quella che ti mette di più a tuo agio: la materia caratterizzante del tuo istituto già la conosci, ti ha permesso di scegliere questa scuola piuttosto che un’altra e lo studio di questa disciplina ti dovrebbe essere familiare. Quindi, appena arriverà la traccia, leggila lentamente e con attenzione, respira e ripetiti che sono cose che già sai.
La terza prova è la più temuta e da questa non si scappa: a meno che non ti sia munito di bigliettini o “tatuaggi” estesi per chilometri, l’unica soluzione che te la farà passare liscia è aver studiato. Sì, ho scritto al passato: aver studiato. Se non lo hai fatto, buttati nei libri e prega in tutte le lingue del mondo, perché questa prova non è un’interrogazione da preparare in due giorni.
Dopodiché, il peggio è passato.
Tra la correzione degli scritti e l’inizio delle prove orali passerà un po’ di tempo, durante il quale potrai ripetere bene la tua tesina e tutto il programma che già avevi memorizzato per la terza prova.
Una volta davanti ai professori, schiena dritta, testa alta, educazione (ricordati di salutare quando arrivi in aula, non farti prendere dall’ansia!), sorriso (anche finto può andare) e parla lentamente, in modo da pensare per bene alla disposizione di ogni elemento nella frase, senza rischiare di dire qualcosa solo per riempire i silenzi imbarazzanti.
In bocca al lupo…ma ora apri il libro e meritatela questa maturità!