La notizia è di quelle sbalorditive, ancor più lo sarà stata la scoperta per i pescatori protagonisti di questo inaspettato ritrovamento tra le reti dei loro pescherecci, tutt’altro che avvezze ad ospitare esemplari di simile portata.
Al largo del porto di Acquamorta, a Monte di Procida, dei pescatori hanno issato, insieme all’ordinario pescato, anche uno squalo di un metro e mezzo circa di lunghezza.
Si tratta di uno squalo volpe (Alopias vulpinus Bonnaterre il nome scientifico), una specie sostanzialmente innocua per l’uomo.
Non è la prima volta che le acque marine campane consegnano una scoperta simile.
Difatti, lo scorso gennaio, un esemplare di grosse dimensioni di squalo capopiatto si spiaggiò invece a Ischia, destando la curiosità di pescatori e residenti del borgo di Sant’Angelo. E qualche mese prima, un analogo ritrovamento sorprese i pescatori di Massa Lubrense, all’interno dell’area marina protetta di Punta Campanella, dove intrappolato in una rete da pesca legale finì un piccolo esemplare di “mako”.
La presenza di squali nel Golfo di Napoli e nel Tirreno sarebbe normale.
Seppur si tratti di specie in via d’estinzione e di esemplari innocui per la specie umana, è sempre notevole e particolare la suggestione ricca di fascino frammisto a timoroso mistero che la pinna del “Re del mare” riesce puntualmente ad evocare.
Foto: Pacosmart