Venditti presenta a Napoli il nuovo album Tortuga, dal nome del piccolo bar che è di fronte al suo ex liceo, il “Giulio Cesare” di Roma. L’ultimo lavoro discografico del cantautore romano, iniziato come lui stesso racconta, “in corsa”, raccoglie le esperienze umane e musicali derivate dagli incontri dell’artista con un gruppo di anime ed amici, fonte ispiratrice di questo disco. Un Antonello dinamico e felice di essere a Napoli, dichiara: “Questo album nasce da collaborazioni profonde e non, di tutti gli amici che sono entrati nella mia vita. E’ bello perché è avvenuto naturalmente. Nessuno ha cercato l’uno o l’altro”.
Parlando di personaggi da ricordare, Venditti menziona Pino Daniele, che rappresenta il suo legame con Napoli: “La nostra amicizia non è conclamata. Io e Pino ci conosciamo dagli anni ’70. Pino veniva a scaricare gli strumenti miei e di De Gregori a Roma quando facevamo le feste e lui era con il gruppo Napoli Centrale – poi aggiunge – nessuno sa che io e Pino stavamo tutte le estati insieme, perché tutti e due abbiamo eletto l’Argentario come nostra altra casa. Ci vedevamo in spiaggia e ci raccontavamo le cose. Non mi so infatti perdonare di non esserci stato quando si è sentito male”. Ritornando alla perdita del collega partenopeo, Venditti lancia un messaggio: “Evidentemente un tragico destino se l’è portato via, dopodiché tutti abbiamo capito chi è Pino Daniele, cosa ci ha dato, perché è una cosa immensa. Perciò sono sempre dell’idea che è molto meglio capire un genio subito, perché dopo lo piangi e basta“. Venditti si commuove mentre proferisce queste parole, poi torna a raccontare della sua musica.
Antonello, canta d’amore anche in Tortuga. Ai fan l’artista rivela che le donne ispiratrici dei suoi ultimi testi, testimoniano una “rivolta vendittiana”: “Due canzoni sono dedicate alla stessa donna, altre due no. Questo me lo sono potuto permettere perché sono stato da solo a lungo e ho conosciuto di più le donne”. Il simbolo artistico di Roma, circondato da un pubblico attento e nutrito, che ha letteralmente invaso lo Spazio Feltrinelli di Via Chiaia a Napoli, svela le dinamiche interne dei brani contenuti in Tortuga. “In “Attento a lei” – rivela il cantautore – metto in guardia un uomo dalla stessa trappola femminile in cui sono già caduto in prima persona, mentre nel testo “L’ultimo giorno rubato” ribadisco il mio concetto che in amor vince chi aspetta. Solo chi ama aspetta, gli altri vanno via. Quindi chi ama vince sempre. L’amore è infatti un istinto naturale”. Da questa affermazione consegue allora una naturale considerazione del cantante: “In amore l’importante è dare. E con questo mi incanalo anche nel discorso di un amore sociale”.
Ai giovani presenti in sala, Venditti lascia una propria definizione della canzone: “La canzone non è poesia cantata, ma suono, interpretazione, sentimento. La poesia, al contrario, va cercata oggi, in tutte le cose. Alle nuove generazioni dico infatti che occorre rappresentatività”.
Gli applausi scroscianti cedono il posto alle parole. Venditti attira i fan e risulta protagonista di un evento unico in questa stagione musicale napoletana. Presenti ad accoglierlo anche l’artista partenopea Lucia Cassini, sua fan accanita, ed un Gianni Ippoliti che con le telecamere riprende testimonianze di fan che seguono Antonello da una vita.