Nella giornata di venerdì scorso sono state arrestate nove persone, (tre a Olbia, due a Civitanova Marche e gli altri a Bergamo, Roma, Sora e Foggia) mentre undici sono ancora ricercate dalla DIGOS in quanto legate ad Al Qaeda.
Nello specifico, tra i 3 arrestati in Sardegna c’è un vero e proprio “cassiere” e mente criminale di un gruppo che dall’Italia inviava soldi e uomini in Pakistan e in Afghanistan per compiere atti terroristici.
La DIGOS tramite intercettazioni telefoniche seguiva il gruppo stanziato presso la comunità islamica di Olbia dal 2005 e attraverso questa indagine è stato scoperto che il gruppo di jihadisti si arricchiva attraverso il traffico illegale di clandestini in Italia e inviava i soldi (diverse decine di migliaia di euro) attraverso sistemi che riuscivano ad aggirare i controlli doganali tra gli Stati.
Non solo: sono emersi un legame e una collaborazione all’attentato al mercato di Peshawar, in Pakistan, avvenuta ad ottobre 2009 e in cui vennero uccise più di cento persone, nonchè delle intercettazioni risalenti a settembre 2010 che dimostrerebbero un piano terroristico contro il Papa (allora Benedetto XVI).
Nonostante queste rivelazioni, padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, afferma: “Non si tratta di un fatto ad oggi rilevante e non è motivo di particolari preoccupazioni”.
Dichiarazioni inquietanti invece quelle che si leggono sul sesto ebook pubblicato di recente della raccolta The islamic State 2015: “L’offensiva dei musulmani punterà a Roma, dove dopo la sua conquista i fedeli potranno raccogliere il bottino di guerra”.
Gli islamisti danno anche un termine temporale: “I fratelli che vivono in questi Paesi hanno poco tempo per preparasi, perché entro 7 mesi arriverà l’Anticristo , preparatevi al saccheggio di Roma”.
Quello che è certo è che sicuramente, se davvero fosse in programma un attentato a Roma, i jihadisti non lo avrebbero sbandierato su internet con tanto di data.
Resta comunque alto il livello di guardia del Servizio Centrale Antiterrorismo del corpo di Polizia italiano, specialmente in vista del Giubileo straordinario che Roma si appresta ad ospitare a dicembre prossimo.