Solo qualche giorno fa avevamo parlato dei meriti che il Sud aveva ottenuto per quanto riguarda turismo e ospitalità ed ecco che oggi ci ritroviamo a parlare di nuovo di questo fattore, ma con un’accezione completamente diversa.
Siamo in Sicilia, luogo intriso di cultura e di patrimoni artistici, dove ogni anno migliaia di turisti affollano i luoghi più caratteristici della “Sicilia Bedda” per ammirare le sue innumerevoli bellezze, se poi queste visite vengono accompagnate da incontri, come dire, “speciali”, allora ecco che quest’ultime diventano ancora più interessanti.
A dare vita a questi incontri singolari è Angelo Provenzano: si, avete capito bene, il figlio di uno dei boss di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano, settimanalmente incontra gruppi di turisti americani raccontandogli la storia della sua famiglia. I turisti in questione vengono da ogni parte d’America e questi incontri vengono organizzati con la collaborazione di un ente turistico di Boston.
Questo fenomeno va avanti da diversi mesi e, con un incontro a settimana , Provenzano Jr si lascia intervistare dai turisti in merito alla storia della sua famiglia, a suo padre e al suo modo di affrontare la vita nonostante la presenza di un cognome importante e di una figura tanto imponente come quella di suo padre. Tali incontri vengono preceduti da un’introduzione sull’argomento mafia effettuati da un esperto in materia , per poi proseguire con la testimonianza del primogenito di Bernardo Provenzano.
In un’intervista rilasciata ad un noto quotidiano nazionale, Angelo ha voluto spiegare di come stia cercando di costruirsi una vita normale e come stia affrontando la sua quotidianità dovendo sopportare il peso di un cognome tanto pesante e calamita di pregiudizi. Per quanto riguarda “l’attività” in cui si è lanciato, Angelo (39 anni) ha voluto precisare che non si tratta di un’azione legata alle vicende paterne, ma semplicemente di un’opportunità lavorativa dedicata ad uno dei settori più promettenti dell’economia in cui egli confida.
Il clamore mediatico suscitato da questa intervista ha irritato non poco Provenzano Jr, il quale ha dichiarato di non capire tutto questo interesse per un’attività turistica del tutto limpida. Tale esposizione mediatica ha fatto pensare ad Angelo che non è solo la Sicilia a guardarlo con sospetto, ma l’Italia intera.
Angelo Provenzano, che in estate incrementerà l’attività informativa e gli incontri con i turisti americani, si dice “avvilito” per la possibilità non poter avere una vita tranquilla a causa dell’opinione generale che aleggia sulla sua famiglia e rivendica il suo sacrosanto diritto di avere una vita normale.
Queste dichiarazioni corrono il rischio di gettare benzina sul fuoco, alimentando ulteriormente l’attenzione mediatica sulle tematiche affrontate negli incontri con i turisti. Alcune domande sorgeranno spontanee: perché Provenzano si lamenta del peso che ha la storia della sua famiglia se poi ne ricava un business ? Si tratta di uno sfogo dettato dai sentimenti o di una bella trovata pubblicitaria? Chissà di quali sviluppi saremo spettatori.