Francesco ha soli diciotto mesi ma può morire se non lo aiutiamo. Il suo nemico si chiama istiocitosi, riconosciuta dal Ministero della Sanità come malattia rara che in Italia ha un’incidenza di 1:25000 malati ogni anno.
Diventa sempre più difficile per chi ha malattie rare vivere in una maniera dignitosa e curarsi nel migliore dei modi.
Pochi sono i centri specializzati in Italia; inoltre, la situazione economica in cui grava il nostro Paese, unita agli scarsi rimborsi per tutte le spese che un malato deve sostenere, procurano alla famiglia la sensazione di essere completamente abbandonata.
Per questo Aldo e Giada chiedono aiuto per il loro figlio: “Vederlo soffrire è un dolore troppo grande. Le medicine per il piccolo le fornisce l’ospedale, ma per le altre spese non abbiamo rimborsi. Ci sentiamo soli. Speriamo nella ricerca”.
Su www.istiocitosi.org e www.histio.org si possono ricavare più informazioni riguardo a questa malattia, che generalmente nei casi in cui il paziente è un bambino molto piccolo può essere fatale. Si cerca di curare spesso con una chemioterapia, come nel caso di Francesco, nonostante non si tratti di cancro. A volte la risoluzione è spontanea, a volte la malattia si riattiva anche dopo vari cicli di cura, diventando cronica.
Non si è ancora scoperto ciò che causa questo male, tuttavia si ipotizza che sia una reazione del sistema immunitario a una sostanza presente nell’ambiente. Non si trasmette col contatto fisico nè per via ereditaria.
I genitori del piccolo sono costretti a raggiungere ogni settimana l’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” di Roma, partendo da Aprigliano (Cosenza) obbligatoriamente in auto, in quanto il bambino non può viaggiare in treno nè in aereo. E ogni settimana spendono circa 400 euro.
In attesa di una risposta alla richiesta d’aiuto che la famiglia Parise ha rivolto alle istituzioni, un appello è indirizzato anche a voi: donate quanto potete al conto corrente bancario IT83R0101067684510305382629 Banco di Napoli intestato ad Aldo Giorgio Parise.
Grazie per la disponibilità.