“Dropped” doveva essere un programma televisivo, un reality, dove otto campioni sportivi conosciuti ed amati dal pubblico francese avrebbero messo alla prova istinto di sopravvivenza e coraggio; sarebbe stato trasmesso a luglio dal canale TF1, ma purtroppo alla prima puntata, girata ad inizio marzo nella regione Ushuaia, non ne seguiranno altre.
Nella giornata di ieri, infatti, un elicottero appartenente alla produzione del reality, mentre era in volo, si è scontrato, per circostanze ancora da stabilire, con un altro elicottero appartenete al governo de La Rioja. I due elicotteri avevano appena decollato dalla località di Villa Castelli, nella “preCordigliera” delle Ande, e si sono schiantati dopo essersi urtati in volo, quando erano a soltanto 100 metri di quota.
Dieci persone hanno perso la vita nel tragico incidente, la cui ipotesi più accreditata è che sia stato causato da un errore umano.
Appare doveroso ricordare, non solo chi erano i tre sportivi noti per le gesta che li ha resi famosi in Francia e nel resto del mondo, ma anche coloro che si trovavano in Argentina per svolgere il proprio lavoro.
I due piloti d’elicottero argentini deceduti si chiamavano Roberto Abate e Juan Carlos Castillo, quest’ultimo un veterano della guerra delle Malvinas. Le altre cinque vittime francesi erano membri dell’equipe di TF1 venuta in Argentina per realizzare il programma. Si tratta dei due cameraman che stavano curando le riprese, Laurent Sbasnik e il 32enne Brice Guilbert; del tecnico del suono Edouard Gilles, della giornalista Lucie Mei-Dalby e del 36enne Volodia Guinard, che guidava la spedizione per conto della Alp.
FLORENCE ARTHAUD: 57 anni, definita l’eterna fidanzata dell’Atlantico’ nel 1990 ha vinto la Route du Rhum, traversata in solitario dalla Francia all’isola d’Oltremare della Guadalupa. Negli anni Novanta era stata tra i protagonisti delle grandi sfide velistiche, conquistando una nuova vittoria, con il team di Bruno Peyron, alla Transpacifica del 1997. Nel 2011 aveva rischiato la vita al largo di Cap Corse, cadendo in mare in piena notte. Solo una lampada frontale e un telefono cellulare impermeabile, con cui allertò i soccorsi, le permisero di salvarsi.
CAMILLE MUFFAT: 25 anni, giovane stella del nuoto, aveva fatto scalpore l’estate scorsa quando, ad appena 25 anni, aveva deciso di lasciare lo sport agonistico. Una carriera breve, ma dal ricco palmares: tre medaglie olimpiche a Londra 2012 (oro sui 400 stile libero, argento sui 200 e bronzo con la staffetta 4×200), un titolo mondiale e tre titoli europei in vasca corta, oltre a 17 titoli nazionali.
ALEXIS VASTINE: 28 anni, originario dell’Alta Normandia, il ‘pugile maledetto’ aveva commosso la Francia con le sua lacrime dopo i quarti di finale del torneo olimpico di Londra 2012, in cui era stato dichiarato sconfitto per una decisione arbitrale discussa e discutibile. Per lui era la seconda volta: anche a Pechino 2008 era stato protagonista di un’eliminazione controversa, e si era dovuto accontentare di una medaglia di bronzo. Dopo Londra aveva attraversato una depressione, e poi si era infortunato più volte – ricorda un dirigente della federboxe francese – Alexis faticava a rilanciare la sua carriera”.
«L’improvvisa scomparsa dei nostri concittadini francesi è causa di immensa tristezza», ha twittato il presidente, Francois Hollande. «Tutto lo sport francese è in lutto perché abbiamo perso tre grandi campioni», ha dichiarato il ministro dello Sport, Thierry Braillard. Cordoglio è stato espresso anche da Tf1, l’emittente che trasmette il reality, anche per la morte dei componenti della troupe della casa di produzione Alp Tv.
Le riprese sono state interrotte e gli altri concorrenti stanno rientrando in Francia.
Stavolta, “lo spettacolo non può continuare”.
Valentina Esposito