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Mori’ in mare nel Riminese, spunta ipotesi del serial killer

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
10 Marzo, 2015
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Mori’ in mare nel Riminese, spunta ipotesi del serial killer
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annamaria

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Rimini – Svolta nella tragica vicenda di Anna Maria Stellato, la ragazza originaria di Milano cresciuta in Liguria tra Leivi e Chiavari, trovata morta seminuda in mare a Rimini, nelle acque del bagno 61 di Torre Pedrera il 15 luglio 2012, per «cause accidentali» (annegamento dopo un malore, forse dovuto a un’assunzione di droga), secondo la prima inchiesta.

La giovane, invece, potrebbe essere stata uccisa da quello che si profila addirittura come un serial killer. Potrebbe trattarsi di, Zakaria Ismaini, un marocchino di 32 anni, regolarmente residente in Italia. L’uomo è finito in carcere tre settimane fa in Sicilia perché sospettato di aver commesso, tra novembre 2014 e febbraio 2015, due delitti a Latiano, nel Brindisino e a Catania.

Il 13 Novembre 2014 a Latiano viene ritrovato il cadavere di un uomo in una villetta di campagna; si tratta di  un pensionato di 63 anni, Cosimo Mastrogiovanni, proprietario dell’abitazione che aveva messo in vendita. E’ stato proprio l’acquirente a trovare in casa il corpo carbonizzato dell’uomo, i carabinieri intuiscono  che le cause della morte non sono riconducibili né ad un incidente né al suicidio.

Grazie al cellulare dell’uomo infatti, si scopre il contatto con un utenza appartenente ad un uomo di origini straniere con utenza attiva a Catania. Si accerta così che l’intestatario si trovava proprio a Latiano, nei pressi del luogo del delitto, due notti prima del ritrovamento del cadavere. Secondo gli investigatori il quadro delineato è il seguente: contattato su un sito web per incontri, e ucciso per rapinarlo dell’auto, soldi e pc che avrebbe tentato di vendere non prima di aver eliminato l’account facebook.

Le indagini vanno avanti fino al 7 Febbraio, quando a Catania viene commesso un altro omicidio: una donna viene uccisa sulla spiaggia della playa.  Letizia Consoli, 50 anni, vedova.

Alla donna è stata tolta la vita in un bungalow, l’uomo l’avrebbe colpita alla testa al culmine di una lite trascinando il corpo in mare e poi appiccando il fuoco. Durante due interrogatori davanti al gip di Catania, Ismaini ha reso ampia confessione del delitto.

A collegare l’arresto del 32enne, al momento detenuto nel carcere di Siracusa con l’accusa di aver ucciso due persone, con la fine della Stellato, è stato un giornalista del “Corriere Romagna” che, dopo verifiche in proprio, ha segnalato la circostanza alle autorità siciliane e riminesi.

Il sostituto procuratore Davide Ercolani, appresa autonomamente la notizia nazionale da un carabiniere che si era occupato del caso e aveva riconosciuto in foto sul Web il “testimone” del caso di Anna Maria finito nei guai a Catania, si era già attivato per l’apertura di un nuovo fascicolo. Dai primi accertamenti, sui vecchi tabulati telefonici, sono emerse contraddizioni, e il modus operandi dei delitti avvenuti in Puglia e in Sicilia getta un’ombra su possibile serial killer. Zakaria Ismaini fu l’ultimo a vedere viva Anna Maria.

A Rimini, a questo punto, sarà bloccato il procedimento giudiziario nei suoi confronti per omissione di soccorso nei confronti della ragazza genovese.

Un altro nordafricano, da lui indicato come spacciatore dell’ultima dose di eroina alla giovane, alla base del presunto malore che precedette l’annegamento, è stato assolto in appello dall’accusa di morte come conseguenza di altro reato.

Tags: AnnaMaria StellatoBrindisiCataniamarocchinoriminiserial killer
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