La pizza: pochi, semplici ed essenziali ingredienti capaci di conquistare i palati di tutto il mondo, riconfermando, di generazione in generazione, una comprovata ed indiscussa egemonia.
In un’era come quella contemporanea, in cui anche ai sapori sono schiavi di un linguaggio sofisticato, anche alla pietanza più famosa, antica e tradizionale del mondo è stato imposta l’emancipazione, per stare al passo con i tempi. La maggior parte degli addetti ai lavori, hanno interpretato e tradotto tale evoluzione in termini di “nuove proposte”: nuove farine, nuove impasti, nuove farciture e condimenti, che si traducono in pizze sempre più pompose e guarnite da accostamenti più consoni alla nouvelle cuisine.
Giovanni Kahn della Corte, invece, ha semplicemente inventato un nuovo modo di “rinnovare il classico”, senza svilire quei salienti ed essenziali elementi della loro comprovata bontà, ma soprattutto di quella spontanea capacità di macinare consensi ed infatuare i palati, collocando la più basilare, apprezzata e famigerata concezione della pizza in un nuovo modo di proporla, offrirla, valorizzarla e, soprattutto, rilanciarla.
Secondo l’ideologia dalla quale germoglia il credo del “papà” di Johnnypizzaportafoglio non è la pizza a doversi adeguare al mondo del business, alla sempre più evoluta ed accorta “ricerca del nuovo” capace di dettare legge nel mondo dell’imprenditoria, ma è più consono ed appropriato sovvertire la scala dei valori per proiettare “la regina” sul gradino più alto, prioritario e dominante.
Nasce così un nuovo modo, non di vendere, ma di percepire, concepire e gustare la pizza.
MILANO, 8 marzo 2015. Cosa ci fa una Apecar all’interno di un negozio in viale Bligny? Semplice! Sta lì per sfornare pizze. Non è uno scherzo, una candid, ma una vera rivoluzione dello street food. Tutto nasce da una idea di Giovanni Kahn della Corte che pensa bene di piazzare un forno a legna a bordo del mitico veicolo a tre ruote: ecco Johnnypizzaportafoglio. Dopo aver fatto il giro del globo, l’Apecar è pronta per essere parcheggiata nel cuore di Milano nel locale “Take Uè” e regalare prelibatezze 24h.
LA VERA PIZZA NAPOLETANTA. Il tutto nel pieno rispetto della tradizione partenopea. Infatti, il forno a legna è artigianale in materiale refrattario, il piano è in biscotto di Sorrento. L’impasto sarà a doppia lievitazione, ed i prodotti utilizzati provengono da presidi Slow Food. E per finire mozzarella bufala Dop e basilico staccato direttamente dalla pianta. Il tutto consente di offrire ai clienti un prodotto eccellente.
MANGIARE AD OGNI ORA. “Take Uè” sarà un locale aperto dalle 7 del mattino alla mezzanotte, 7 giorni su 7. Si partirà dalle prime ore della giornata con la classica graffa napoletana per colazione. Più tardi spazio alla rosticceria napoletana ed al tradizionale “cuoppo” (croquet, arancini e paste cresciute) fritto al momento. E poi il piatto forte: la pizza a portafoglio. Assieme alla pizza di normale diametro, potranno essere consumate al tavolo sorseggiando bibite rigorosamente in bottiglia. La particolarità della pizzeria è che non saranno presenti posate, bensì un taglierino per tagliarla a 4 e mangiarla con le mani. Nel pomeriggio si riparte con la vetrina di rosticceria. Dalle 19 via con l’aperitivo tra taralli, spritz e birre artigianali. Per cena, oltre la formula pizzeria, “Take Uè” offrirà gourmet e finger food. Tutto il menù sarà disponibile anche da asporto.