Quando una bravata altro non è che il riflesso di una pericolosa incoscienza. Quando perdere il controllo non significa più lasciarsi solo andare, ma trasfigurare completamente la realtà dando voce ad istinti forse primordiali, di certo insensati. È in questi casi che la festa si trasforma in tragedia.
E’ passato più di un anno da quella notte da incubo: Craig Finn si era appena trasferito nel suo nuovo appartamento a Seaham, nel centro della Gran Bretagna. Il giovane aveva intenzione di inaugurare la casa con gli amici, ma il festino organizzato si è trasformato in una trappola mortale. L’eccitazione e l’alcol a fiumi fecero virare la serata in tragedia: Finn, totalmente ubriaco, si addormentò sul pavimento del bagno e alcuni ragazzi che erano in casa diedero fuoco all’ambiente. “Divertente”, avranno pensato, dare alle fiamme un appartamento. Peccato che tra quelle stesse fiamme vi fosse ancora il padrone di casa, talmente stordito da non riuscire a reagire.
Craig non ricorda nemmeno il dolore, e per circa un mese è rimasto in coma. Al suo risveglio, poi, ha lottato contro la morte per ben due volte: i suoi polmoni erano pieni di liquido, i medici hanno dovuto amputare la gamba sinistra sotto il ginocchio e, grazie ad un difficile intervento, hanno ricostruito la caviglia destra riuscendo a salvare l’altro arto.
Solo oggi, a distanza di tempo e dolore, trova il coraggio di parlare di quella notte :”La mia vita è cambiata per sempre ma non voglio che questo evento influisca sulla mia intera esistenza” dice Craig ai tabloid britannici.
Per “l’incidente” sono stati accusati due ragazzi di 24 e 32 anni. I due giovani dovranno rispondere di lesioni personali gravi e incendio doloso con l’intento di mettere in pericolo la vita del giovane: ad aprile verrà pronunciata la sentenza del tribunale.