Erano le 19 di lunedì 16 febbraio quando, nei pressi della Stazione ferroviaria di Caserta, due ragazzine avvicinano una donna che aspetta di prendere un pullman di linea.
Le baby bulle tentano di strappare la borsetta della 30enne, che reagendo immediatamente manda a monte il piano di “scippo rapido” delle due.
Ma le giovani non desistono: sferrano un pugno in pieno volto alla vittima, tanto forte da farla cadere a terra, e riescono ad impossessarsi dei beni della donna prima di darsi alla fuga.
La 30enne è costretta a recarsi in ospedale, dove i medici effettuano i referti nel quali viene reso noto che la prognosi della donna è di 3 giorni.
I Carabinieri della Compagnia di Caserta, nel frattempo, avviano immediatamente le indagini che permettono di identificare nell’arco di poco tempo le due ragazze: si tratta di minorenni di etnia rom che, riconosciute dall’aggredita, raccolgono a loro carico elementi di colpevolezza.
Gli uomini delle forze dell’ordine completano gli accertamenti due giorni dopo e procedono al fermo di indiziato del reato di rapina di una delle due ed al deferimento in stato di libertà dell’altra. Quella fermata viene condotta presso il centro di prima accoglienza di Nisida, mentre la seconda -denunciata- è affidata ai propri familiari.
Il GIP del Tribunale dei Minori di Napoli si è dichiarato pienamente concorde circa le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri ed ha quindi convalidato il fermo e la collocazione in comunità.