La 24° giornata si è aperta, ieri sera, allo Stadium con il 2-1 della Juventus sull’Atalanta. I bianconeri, così facendo, hanno incrementato il loro vantaggio sulla Roma portandosi a più dieci sui rivali nella corsa al titolo, aspettando la sfida dei capitolini in quel di Verona contro l’Hellas di Mandorlini.
Ma andiamo con ordine: questa sera, alle 20:45, Sampdoria e Genoa scenderanno in campo al Ferraris per il Derby della Lanterna. In 91 incontri ufficiali tra le due compagini, hanno avuto la meglio per ben 34 volte i blucerchiati, per lo stesso numero di volte è finita in parità e per 23 volte sono stati i Grifoni a portare a casa il bottino pieno. Le gare giocate in massima serie, invece, sono state 63 e, anche qui, conduce la Samp con 23 successi, a fronte dei 16 dei cugini. Il primo “Derby della Lanterna” vede la luce nel lontano 1946 con la Samp che infligge un sonoro 3-0 al Genoa. Tra gli spettatori illustri di quel match ricordiamo il Presidente della Repubblica De Nicola. La prima gioia rossoblu arriva nella stagione successiva, con il Genoa che, di rimonta, batte i cugini per 2-1. L’ultimo precedente è, invece, quello del settembre scorso, con la Sampdoria vittoriosa per 1-0 sul Genoa grazie a una rete di Gabbiadini. La classifica, ad oggi, vede Sampdoria e Genoa con lo stesso numero di punti, 35. Stando alle indiscrezioni, i blucerchiati potrebbero fare a meno di Eto’o, in dubbio per un affaticamento muscolare. La coppia d’attacco doriana, quindi, dovrebbe essere formata dal duo Eder-Okaka, con Bergessio in ballottaggio con quest’ultimo per una maglia da titolare. Gasperini, invece, si affiderà, con ogni probabilità, al “trio” Falque-Perotti-Niang.
Domani nessuna sfida a mezzogiorno, sarà la Serie B ad occupare questa fascia oraria con il big match di giornata tra Livorno e Avellino. Così la Serie A partirà direttamente alle 15, con una batteria di quattro partite. Dovevano esserne cinque, ma Parma e Udinese non scenderanno in campo per un rinvio del match a causa delle spiacevoli condizioni in cui si è venuta a trovare la squadra allenata di Donadoni.
Sarà sfida salvezza al Castellani di Empoli tra i padroni di casa e il Chievo Verona, reduce da due vittorie consecutive. Le due squadre hanno un distacco “minimo” di 4 punti dalla zona rossa e una vittoria, per entrambe, sarebbe l’occasione giusta per allontanare lo spauracchio della retrocessione.
Sfida europea, invece, tra Lazio e Palermo. Nell’ultima giornata la formazione di Pioli ha battuto l’Udinese nell’insidiosa trasferta del Friuli, mentre il Palermo ha ottenuto tre punti pesanti nella gara del Barbera contro il Napoli. In caso di vittoria biancoceleste, la Lazio alimenterebbe le sue speranze in “chiave Champions League”, portandosi a 40 punti. Ma se a vincere fossero i siciliani, l’Europa dovrebbe trasformarsi da “sogno possibile” a “obiettivo concreto”, anche in virtù della sfida tra le due squadre che precedono il Palermo. Una tra Genoa e Sampdoria, entrambe a quota 35, si fermerà. O, addirittura, potrebbero fermarsi entrambe. E il Palermo, portandosi a quota 36, potrebbe fare la voce grossa, mettendo pressione anche alla Lazio che si fermerebbe a 37.
Sulla carta non dovrebbe esserci storia a San Siro, ma alla luce degli ultimi risultati di Milan e Cesena non è poi tutto così scontato. I romagnoli hanno fermato le ambizioni della Juventus al Manuzzi, la squadra di Inzaghi si è fatta fermare in casa dall’Empoli. Una vittoria, per il Milan, è obbligatoria per non perdere ulteriormente di vista il treno Europa, ma il Cesena deve cercare necessariamente un risultato positivo per non sprofondare ancor di più nel mare della retrocessione. I rossoneri dovranno fare a meno, per squalifica, di pedine pesanti come Diego Lopez, Mexes e Paletta. Il Cesena, invece, dovrà scendere in campo senza Perico.
La sfida più interessante da seguire alle 15 è, senza dubbio, quella tra Hellas e Roma, per capire se i giallorossi riusciranno ad uscire da questo momento negativo. Mandorlini farà affidamento sul lanciatissimo Toni, mentre Garcia sembrerebbe propenso a schierare Ljajic, Totti e Gervinho, con il migliore in campo della sfida europea, Verde, relegato in panchina.
Si chiuderà, in serata, al Franchi di Firenze questa domenica di Serie A con la gara che vedrà contrapposte la Fiorentina e il Torino. Entrambe le squadre sono reduci da un esaltante giovedì di Europa League, con i viola decisamente più soddisfatti per il pareggio con gol (1-1) strappato sul campo del Tottenham. Mastica un po’ più amaro il Toro per il pareggio all’Olimpico con l’Athletic Club, nonostante la grande sfida giocata dagli uomini di Ventura. Potrebbe non giocare Fiorentina-Torino lo spagnolo Borja Valero, in dubbio per una ferita lacero-contusiva al malleolo tibiale. Ma anche i granata potrebbero pagare il conto di un’assenza pesante come quella di El Kaddouri, squalificato.
Il lunedì, tuttavia, ci regalerà altre due sfide. Il Napoli, tornato vittorioso dalla gara di Trebisonda, ospiterà al San Paolo il Sassuolo che, nella scorsa stagione, riuscì a strappare un punto a Fuorigrotta alla squadra di Benitez che, all’epoca, era reduce da quattro successi di fila in campionato. Ma dopo lo stop del Barbera, gli azzurri devono necessariamente ripartire con una vittoria anche in campionato, consapevoli del risultato (positivo o negativo) della Roma che giocherà prima di loro. Molti i dubbi di formazione da sciogliere per il tecnico spagnolo, con l’indisponibilità di Higuain, assente per squalifica, a tenere banco. Dovrebbe essere l’ottimo Zapata a prendere il posto dell’argentino. Dall’altra parte c’è un tridente tutto italiano da tenere d’occhio, quello composto da Berardi, Zaza e Floro Flores, con quest’ultimo che gioca il ruolo dell’ex di turno.
Alle 21 metteranno il punto alla ventiquattresima giornata di Serie A il Cagliari e l’Inter, con i nerazzurri che vorranno riscattare il 3-3 subito nel finale in terra scozzese. Ma i sardi cercano punti importanti per scappare dalla terzultima posizione e cercare di avvicinare l’Atalanta, sconfitta dalla Juve a Torino. Ma l’Inter è, comunque, alla ricerca di continuità per la caccia ad un piazzamento europeo che, al momento, dista 5 punti, mentre sono 10 quelli che dividono i nerazzurri dal piazzamento per il preliminare di Champions. In casa Inter, Mancini è alle prese con il rebus Podolski-Palacio, con l’argentino in grande spolvero nel giovedì europeo. Dall’altra parte Zola pensa al terzo tassello del suo attacco, quello che dovrà affiancare Cossu e Sau. Cop è in vantaggio, ma Mpoku e Pedro scalpitano per una maglia da titolare.