Dalla periferia est a Napoli nord, passando pe la zona industriale: i campi rom si estendono e si diramano, in lungo e in largo, dal centro alle periferie.
Gli episodi emersi nel corso degli ultimi giorni narrano di tensioni, disagi e diversità sintomatiche ed emblematiche di una convivenza difficile e complessa.
Lo scorso venerdì, difatti, ha avuto luogo un intervento della polizia municipale nella zona industriale di Poggioreale, dove gli agenti hanno accertato che in via Galileo Ferraris c’era un campo rom non autorizzato.
L’area, 98mila metri quadri di proprietà di una società milanese, era occupata da 140 baracche di cui 128 in legno e 12 in mattoni. Ogni struttura era adibita ad appartamento, ciascuna per un singolo nucleo familiare. Unica eccezione un locale ricreativo usato anche come spaccio di cibo. Gli occupanti sono stati denunciati per violazione delle norme edilizie ed occupazione abusiva di terreno.
Metà dell’area era stata occupata dai manufatti abusivi, mentre l’altra parte, non asfaltata, era utilizzata per accumulare rifiuti misti, speciali e non, anche pericolosi: legno, ferro, arredi, plastica, materassi, pelli, sacchi contenenti scarti tessili, pneumatici fuori uso, elettrodomestici e componenti, lamiere e persino amianto.
L’area adibita a discarica, circa 30mila metri quadri, è stata sottoposta a sequestro. Le indagini in corso sembrano far propendere gli investigatori a considerare l’accumulo di rifiuti frutto delle attività illecite che molti rom del campo portavano avanti: recuperando e vendendo materiali anche pericolosi.
Tutt’altro che dissimile l’aria che di respira nella zona di via Brecce a Sant’Erasmo a causa della presenza di più campi rom non autorizzati e non attrezzati. Inoltre, ogni domenica, la zona ospita “il mercato degli stracci”.
Ieri mattina, per giunta, un blitz nel campo rom di Via Cupa Perillo di Scampia, da parte di carabinieri, polizia municipale, personale dell’Asia e dell’Enel ha portato alla luce allacci abusivi alla rete elettrica.
Sono stati impiegati nell’operazione una cinquantina di militari dell’Arma e quaranta della polizia Municipale insieme a numerose squadre dell’Asia e dell’Enel.
Ripristinare le condizioni di sicurezza compromesse dagli allacci abusivi alla rete elettrica e rimozione di rifiuti speciali e ingombranti, come carcasse di auto: questo l’obiettivo della suddetta operazione.
Le forze dell’ordine hanno rimosso i cavi collegati abusivamente alla rete elettrica di scuole e altri enti pubblici staccati in una precedente operazione e, di recente, nuovamente allacciati.
Nel corso dell’operazione i militari della compagnia Vomero hanno sequestrato una ventina di auto di grossa cilindrata, Mercedes, Bmw e Audi, molte delle quali sprovviste di polizza assicurativa.
Una situazione che richiama a gran voce l’attenzione delle istituzioni, alla quale si addizione la problematica tutt’altro che trascurabile rappresentata dai roghi tossici che al calar del sole vengono appiccati all’interno degli stessi campi.