Ieri mattina è stato arrestato dai carabinieri di Napoli Armando Di Martino, trentatreenne pregiudicato, che aveva minacciato gli addetti ai lavori di un santuario.
Lo Stabiese, secondo la ricostruzione delle telecamere della stessa città e del santuario, si è recato col suo scooter nel luogo in cui gli uomini erano impegnati nella ristrutturazione, ha urlato agli operai: “Da qui ve ne dovete andare, dobbiamo mangiare tutti!” e con nonchalance è di nuovo uscito di scena.
I sistemi di videosorveglianza si sono dunque rivelati preziosi per le indagini (coordinate dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata) e per risalire all’identità del minacciatore.
L’accusa mossa dal gip del tribunale di Torre Annunziata è di tentata estorsione ai danni dell’impresa edile impegnata nei lavori; l’uomo voleva imporre la sostituzione delle maestranze.
L’evento si configura in un momento in cui sono molto diffusi episodi di minacce ed estorsioni: ricordiamo il caso degli imprenditori tra Brescia e Bergamo, a cui sono stati chiesti fino a 500mila euro, ripetutamente, per tutto lo scorso anno; oppure l’estorsione aggravata da finalità mafiose nel territorio di Torre Annunziata; o ancora i ricatti utilizzati per impossessarsi di un negozio di fiori e della sua licenza nel cimitero di Brindisi.
Continuano, intanto, le indagini riguardo ai recenti avvenimenti di Grumo Nevano: una bomba carta nella notte ha colpito il bar in via Cirillo, davanti a cui era stata collocata, e due abitazioni.