• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
domenica, 29 Giugno, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Porrajmos: lo sterminio degli zingari dimenticati

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
26 Gennaio, 2021
in In evidenza
0
Porrajmos: lo sterminio degli zingari dimenticati
Share on FacebookShare on Twitter

romOlocausto, shoah, sterminio degli Ebrei.

ADVERTISEMENT

Sono i nomi che risuonano nella storia, nelle scuole, nel giorno della memoria; giorno in cui si testimonia la volontà sociale e politica di voler ricordare uno dei massacri più bui della nostra epoca, poiché lucidamente strutturato.

Porrajmos è un’ altra parola figlia di quegli anni, ma non risuona nella logica mediatica, né in quella geo-politica, ed è il genocidio degli zingari ad opera nazifascista.

Ed è proprio dedicata a questo capitolo dell’ olocausto, la conferenza che, oggi alle 16, si terrà all’ Antisala dei Baroni del Maschio Angioino, a cura del Comitato Campano con i Rom; interverranno: Carla Osella, Presidente A.I.Z.O – Torino (Associazione Italiana Zingari Oggi) “Rom e Sinti : un genocidio dimenticato” (pellegrinaggio nei luoghi dell’orrendo sterminio), Domenico Pizzuti, gesuita – “Impegno della chiesa per e con i Rom”, Francesco Soverina, storico – “il porrajmos: lo sterminio nazista dei Rom e dei Sinti”, Elena Coccia, Consigliera comunale – “I Rom nella storia della città di Napoli”. Inoltre, ci saranno momenti di musica gitana durante la manifestazione.

Parrajmos (o Porajmos) in lingua romanì vuol dire “grande divoramento” o “devastazione”; non ci sono molte testimonianze a riguardo, anche a causa della scarsa alfabetizzazione delle etnie Rom, le quali, non hanno potuto lasciare molti scritti, all’ epoca, sulle proprie esperienze; e non si è certi neanche del numero complessivo delle vittime, essendo i gitani, a differenza degli Ebrei, non censiti perché poco organizzati. Si parla di, circa, un milione e mezzo di persone sterminate, anche se c’è chi afferma che le cifre sono state più basse (500.000); tuttavia, qualunque siano i numeri veri, nessun valore autentico acquisiscono al cospetto della sofferenza.

I Rom dei paesi occupati, proprio come gli Ebrei, venivano rastrellati e deportati nei campi “di lavoro” che la Germania nazista aveva creato sul tutto il territorio imperiale. Erano riconoscibili da un triangolo marrone cucito sulle casacche, e la maggior parte di loro, moriva prima di essere destinata alle “uccisioni sistematiche”. Tifo, vaiolo, freddo e fame erano le principali cause di morte nei lager, ma uno dei capitoli più sofferti è stato l’ uso degli zingari, soprattutto donne e bambine, nei laboratori medici. Erano le cavie principali degli studi scientifici sulle risposte del corpo a virus mortali. Ad Auschwitz, era il  Capitano delle SS Dr. Josef Mengele ad effettuare gli esperimenti sui deportati.

Ufficialmente, nel 1938 si parlò per la prima volta della “questione zingara”, e cioè della questione razziale che poneva le etnie dei Rom e dei Sinti in uno stato di inferiorità rispetto alla razza germanica, nonostante secondo gli studi genetici, si fecero delle distinzioni tra coloro che avevano puro sangue zingaro, e quelli che invece erano penalizzati ulteriormente perché meticci. Tuttavia queste distinzioni non ebbero alcun valore durante i rastrellamenti delle SS, le quali, deportarono anche i militari Rom, in licenza, che combattevano nell’ esercito tedesco.

Nonostante le date ufficiali ci indicano l’ inizio dei supplizi razziali, le discriminazioni sociali verso i Rom (come verso gli Ebrei), iniziano molto tempo prima; infatti è nel 1899 che venne istituita a Monaco la zigeunerpolizeitstelle, ossia un ufficio di polizia con il compito di controllare i modi e gli stili di vita degli zingari, e nel 1926 venne approvata la legge per la lotta contro gli zingari. L’ inizio di lunghi anni di persecuzioni.

Fino il 2 agosto del 1944, la data che, ancora oggi, le popolazioni Rom, non possono dimenticare: quel giorno 3000 rom furono sbattuti e uccisi nelle camere a gas di Auschwits.

Vivo, nella memoria delle popolazioni gitane, è anche l’ episodio che vide i Rom ribellarsi alle SS di Auschwits – Birkenau, per un giorno intero, spingendo in ritirata gli sterminatori tedeschi fino al giorno dopo, in cui non è difficile immaginare cosa sia successo.

Tuttavia, quello che è successo in quegli anni e in cui luoghi per mano del regime nazista, non ha riguardato una razza, una categoria, un genere  umano specifico; ha riguardato, piuttosto, l’ annientamento di una diversità non tollerata poiché non  identificabile in stereotipi umani, che risultavano essere il prodotto di numerosi ingredienti diversi: Le dittature post – belliche, il forte nazionalismo, la materializzazione futuristica della forza del corpo umano,  e le dinamiche di propaganda che nascondevano, probabilmente, motivazioni socio- economiche.

Ebrei, Omosessuali, portatori di handicap, Rom, Sinti, comunisti, dissidenti politici sono stati tutti, allo stesso modo, perseguitati e barbaramente uccisi, in nome di una distorsione ideologica fin troppo metabolizzata dalla popolazione.

Tuttavia, più grave e più preoccupante, è l’ odierna emarginazione che alcune di queste categorie, sono ancora costrette a vivere. Proprio come i Rom, i Sinti, ed altre etnie gitane, che risultano, trasversalmente, discriminate. Da destra a sinistra. Dalla fila al supermercato all’ assegnazione di case popolari. E questo è dovuto alla scarsa conoscenza che abbiamo di alcune culture, della loro storia, e dal pregiudizio che nasce prima del nostro corpo, perché insito nel retaggio familiare e culturale. Conseguente a questo, è la difficile integrazione sociale in un sistema che non – accoglie, non condivide, non cresce assieme allo straniero.

 

« Noi Roma e Sinti siamo come i fiori di questa terra.
Ci possono calpestare,
ci possono eradicare, gassare,
ci possono bruciare,
ci possono ammazzare –
ma come i fiori noi torniamo comunque sempre… »
Karl Stojka

 

 

Tags: AuschwitzbirkenaucomunistideportatigenocidioMaschio Angioinomassacromonaconapoliolocaustoomosessualiporrajmosportatori di handicapromshoahsterminio degli ebreistoriasuntizigeunerpolizeitstellezingari
ADVERTISEMENT
Prec.

Un super Higuain manda ko il Genoa e regala il terzo posto al Napoli: le pagelle di Napoli-Genoa 2-1

Succ.

Io non dimentico. Il mio viaggio nei campi di concentramento.

Può interessarti

Ponticelli: sgomberata la roccaforte del clan De Martino. Sequestrati immobili comunali occupati abusivamente
Cronaca

Ponticelli: minacce e tensione dopo lo sgombero della palazzina simbolo del clan De Martino

29 Giugno, 2025
Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?
Cronaca

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

28 Giugno, 2025
Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino
In evidenza

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

28 Giugno, 2025
VIDEO-Ponticelli: il consigliere Sollazzo in affari con i clan e l’assordante silenzio del sindaco Manfredi
Cronaca

Vincenzo Sollazzo: chi è il consigliere della VI Municipalità di Napoli in affari con i clan di Ponticelli

27 Giugno, 2025
Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia
Cronaca

Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia

27 Giugno, 2025
Crolla il solaio in una scuola di Barra: la versione dei testimoni
In evidenza

Ponticelli, solaio franato nella scuola dell’infanzia: la lettera di una mamma

27 Giugno, 2025
Succ.
Io non dimentico. Il mio viaggio nei campi di concentramento.

Io non dimentico. Il mio viaggio nei campi di concentramento.

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Ponticelli: sgomberata la roccaforte del clan De Martino. Sequestrati immobili comunali occupati abusivamente

Ponticelli: minacce e tensione dopo lo sgombero della palazzina simbolo del clan De Martino

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

La risposta della camorra non si è fatta attendere. A pochi giorni dallo sgombero della palazzina simbolo del clan De...

Investire sul web: Come scegliere la piattaforma

Imparare a investire consapevolmente: un’ampia panoramica sui fondi comuni di investimento 

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

In Italia si sta diffondendo una maggiore cultura finanziaria rispetto agli anni passati e l'attenzione si sta concentrando in particolare...

Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

di Luciana Esposito
28 Giugno, 2025
0

Esattamente un anno fa, a distanza di otto anni e otto mesi dall'agguato mortale costato la vita ad Annunziata D'Amico,...

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

Di fronte a certe storie, non si può restare indifferenti. Quella di Luigi Volonnino, un bimbo di appena 5 anni...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?