L’Italia è un Paese primitivo. Non ci sono alibi per poter giustificare questa immensa ed inquietante verità.
Già, l’Italia è un paese per vecchi.
Il passato può fungere da testimone della gloria che ha attraversato il nostro Paese, ma il presente racconta di una realtà ai limiti dell’inverosimile, un decadimento assoluto sociale e di valori, oltre che finanziario e politico. Una situazione sconvolgente che, nel corso degli anni, ha portato milioni di italiani a riversarsi in terre straniere, in cerca di sogni, speranze e un futuro diverso da quello prospettato qui. Un contesto storico che è divenuto noto con il termine di “crisi”.
Ed è proprio la crisi -o come la si voglia chiamare- che ha spinto gli italiani ad allontanarsi da quello che era, una volta, il Belpaese.
Parlano i numeri: oltre 82mila trasferimenti all’estero nell’ultimo anno. Oltre il 20% rispetto al 2013, un dato sconcertante se si pensa che una persona su quattro ha dai 18 ai 25 anni.
Come può un giovane trovare la forza di andar via a quest’età?
Ce lo racconta Annamaria, 18 anni, portavoce di tanti giovani fuggiti all’estero:
“Da tre mesi mi sono trasferita ad Oxford con l’intento di trovare nuove opportunità di lavoro, poiché l’Italia, purtroppo, è ferma e non offre a tutti queste occasioni. Ho trovato numerose difficoltà nell’ambientarmi per via della lingua e delle abitudini totalmente diverse (a partire dal cibo), ma sono sicura di aver fatto la scelta giusta. Che prospettive ho per il futuro? Certamente desidero completare la mia esperienza qui e poi, perché no, tornare in quello che è pur sempre il mio Paese, quello in cui ho lasciato il cuore.. A patto di trovare un’Italia diversa da come l’ho lasciata.”
Le nuove generazioni, che in prospettiva dovrebbero costituire il futuro del nostro Paese ed innovarlo, preferiscono porre radici altrove, lasciando che lo stivale perisca inesorabilmente, come una terra fervida che non viene più irrigata. Ciò nonostante, le parole di Annamaria sono parole di speranza, perché la nostra terra, seppur incolta, può essere ancora resa fertile, ma solo dopo essere stata rinvigorita in maniera radicale, lasciando spazio a chi rappresenta l’avvenire.