Già solo la parola evoca un ricordo, in chi lo ha fatto, unico e straordinario.
L’Erasmus è un’esperienza di sei o nove mesi, dipende dalla voglia di evadere dalla tua città, che l’università offre ai ragazzi al fine di imparare una nuova lingua e un nuovo stile di vita.
Tra tutte le offerte, questa è la più efficace, una delle cose meglio riuscite in ambito universitario.
Qualsiasi testimonianza Erasmus è positiva, divertente ed entusiasmante. Da una raccolta di ricordi raccontati da ragazzi provenienti da recenti avventure Erasmus, fuoriescono tre fattori che descrivono il modo in cui si è vissuta l’esperienza: è inspiegabile, è qualcosa che ti cambia davvero, è una scoperta di sé stessi e del mondo.
E’ inspiegabile perché, perché un motivo non c’è effettivamente, come testimonia una ragazza che con gli occhi lucidi non riesce a trovare le parole per descrivere e parlare dell’Erasmus.
E’ inspiegabile perché, come afferma un altro ragazzo: ” Io posso consigliarti cosa fare in quella città, ma il mio Erasmus sarà sempre diverso dal tuo, è un’esperienza troppo personale“.
Ti cambia davvero perché ti mette di fronte ad una prova, una prova di coraggio perché si arriva in una città straniera e non si conosce neanche la lingua, quindi devi cavartela da sola: chiedere informazioni, presentarsi agli esami, fare la spesa.
E quando si iniziano a conoscere tante persone devi distinguere chi ci sarà sempre per tutto il periodo, chi ti starà vicino, chi ti capirà davvero e sarà per te come una famiglia, e tu lo stesso.
L’amicizia vera e profonda è fondamentale.
E’ una scoperta di tradizioni e culture nuove e ti ci butti dentro con tutto te stesso, come se avessi sempre fatto parte di quella città, l’Erasmus rappresenta un’apertura di orizzonti nuovi che magari prima non tolleravi o non te ne interessavi.
Chi fa quest’esperienza, chi la vive a pieno con i suoi lati positivi e negativi, la racconta come se davvero fosse il ricordo di una vita passata bellissima, come se avesse intrapreso quest’esperienza in modo del tutto personale, privata e guai chi la deride!
E’ un esperienza di vita che ti porta dentro un turbine di emozioni e sensazioni inspiegabili da raccontare.
L’unico consiglio che riescono a dare infatti è fare l’Erasmus e mettersi in gioco.
L’unico svantaggio è il fatto di essere consapevoli di aver fatto una così bella avventura che una volta tornati a casa si viene assaliti dalla nostalgia, dalla voglia di tornare e fare tutto un’altra volta.
E non si tratta solo dei primi mesi, ma è una nostalgia che si protrae negli anni.