Corrado Mantoni, in arte semplicemente Corrado, oggi avrebbe compiuto 90 anni.
Uomo di straordinaria cultura e incredibile ironia, ha lasciato un’impronta indelebile che a distanza di 15 anni dalla sua morte, avvenuta l’8 giugno del 1999, ancora non accenna a svanire.
La sua carriera, durata oltre 50 anni, iniziò alla radio come conduttore di radio giornali. Fu lui ad annunciare eventi storici d’importanza epocale come la fine della Seconda Guerra mondiale o la vittoria della Repubblica al referendum del 2 giugno 1946.
Negli anni ‘50, grazie alla sua popolarità, passò al piccolo schermo dove divenne in poco tempo uno dei personaggi più popolari ed apprezzati. In oltre 50 anni di carriera portò al successo trasmissioni diventate un cult del piccolo schermo. Come non ricordare, su tutte, la Corrida, programma radiofonico degli anni Sessanta portato poi in tv negli anni ’80, quando Corrado accetta l’invito di Silvio Berlusconi a trasferirsi sulle nascenti reti Fininvest, oppure Il pranzo è servito, il gioco a quiz dell’ora di pranzo.
Simbolo di un’Italia che non tornerà più, più che un beniamino, Corrado è stato un grande amico degli Italiani, una presenza fissa e familiare, che con fare coinvolgente e confidenziale ha fatto breccia nel cuore del pubblico a casa diventando uno dei personaggi televisi più amati di sempre.
Il suo sorriso, la sua aria sorniona, la sua voce calda e rassicurante e quell’accento romanesco sono ancora vivi nell’immaginario collettivo di quanti si sono avvicinati con lui al mondo televisivo e hanno sorriso grazie alle sue battute, pungenti ma mai volgari, lontane anni luce da quelle a cui siamo abituati.
Ricordarlo oggi, in occasione del suo compleanno, così, senza fronzoli, non è un atto dovuto, un futile pretesto per celebrare un anniversario, ma vuole essere un monito a ricordare un personaggio indimenticabile che senza particolare clamori, con umiltà e professionalità, ha tracciato una via purtroppo smarrita da quanti gli sono succeduti. Segno dei tempi che cambiano, ma anche di valori e comportamenti purtroppo “diversi”.