Le vacanze sono, ormai, alle porte.
C’è chi percepisce la parola “vacanza “come sinonimo di “ozio” e chi, fedele e servile cultore dello sport nell’animo, di contro, proprio non vuole saperne di relegare in un angolo quell’indomita passione, affrancandole una sbrigativa etichetta, quale “da riprendere a settembre”.
Pertanto, i litorali ed i lidi stanno per affollarsi di cultori dello sport o semplici appassionati che, per ammazzare la noia delle afose ore scandite da olio abbronzante e riviste di gossip, si danno appuntamento sul bagnasciuga o qualsiasi altra porzione utile ad ospitare le più rinomate e diffuse attività ludico-sportive da spiaggia.
astinenza che, in attesa della partenza del campionato, improvviserà un nuovo campionato del mondo in un fazzoletto di spiaggia, costruendo una porta, avvalendosi di un paio di qualsivoglia arnesi utili ad espletare tale mansione, generando, così, imprecazioni ed ira delle più anziane bagnanti, la cui sonnacchiosa tintarella verrà, fastidiosamente, speronata da qualche cross impreciso e da conclusioni da dimenticare.
Gli stabilimenti balneari più attrezzati, in tal senso, dispongono di veri e propri camp recintati, all’interno dei quali si pratica il “beach soccer”, gioco riconosciuto anche a livello internazionale dalla FIFA.
L’altro gioco con la palla che troneggia sulle coste è ilbeach volley.
Attorno alla rete, usualmente, si assiepano decine di giovani pronti a sfidarsi in interminabili partite. A quest’ultimo va, senza dubbio, attribuito il titolo di “aggregatore sociale e generazionale”: il beach volley, infatti, mette d’accordo tutti, donne, uomini, adulti, ragazzi, bambini, più o meno giovani, più o meno esperti, più o meno pratici ed avvezzi.
Gli sport acquatici, invece, rappresentano la portata ideale per chi vuole fare indigestione di mare: barca a vela, windsurf, a patto che il vento soffi a favore, lo sci nautico e le immersioni.
Il must per eccellenza è rappresentato dai racchettoni, l’alleato più prezioso perfino delle coppie finite in vacanza senza amici, fornendo loro un provvidenziale salvagente con il quale palleggiare la noiosa ed imbarazzante monotonia, sdraiata, sul telo, accanto a loro.
Il frisbee viene preferito dalle comitive, per il fatto che può essere praticato da due o più persone contemporaneamente rendendo più semplice il processo aggregativo.
Ormai in declino biglie e bocce, eccezion fatta per quelle famiglie che devono ricorrere a qualsiasi mezzo, attività o gioco, esistente o da inventare, per tenere a bada la fervida ed instancabile iperattività dei bambini. Costruire tracciati per le biglie sempre più ingegnosi e dare libero sfogo all’estro creativo dei bambini stessi, costituisce, di per se, un aspetto divertente, senza dimenticare il fascino insito nei colori delle sfere che percorreranno la pista. Per le bocce, invece, precisione e mano ferma rappresentano i punti di forza sui quali fare leva per vincere le accanite partite organizzate sulla sabbia.
La novità più recente è rappresentata dal “kitesurf“: ovvero, rimanere attaccati ad un aquilone con ai 30 metri.
Insomma, di attività per mantenersi attivi, anche in spiaggia, ce ne sono proprio per tutti gusti, ma ricordate che siete pur sempre in vacanza!