Con quasi 400 nuovi casi l’anno, la Campania mostra da sola quasi il 7% di tutti i casi di mieloma Multiplo d’Italia. Una percentuale considerevole per una forma aggressiva di tumore del sangue che in Campania vede due Centri ematologici di eccellenza (Federico II e Cardarelli). «In Italia si registrano ogni anno circa 6.000 nuove diagnosi, in Campania possiamo stimare circa 300-400 nuove diagnosi di mieloma Multiplo all’anno», spiega Fabrizio Pane, direttore dell’Unità operativa di ematologia e trapianto di midollo della Federico II di Napoli. «Le percentuali di sopravvivenza sono in progressivo aumento: la valutazione più recente disponibile è attualizzata al 2011 ed indica che la probabilità che ha un malato di essere vivo dopo 1, 3 o 5 anni dalla diagnosi sono rispettivamente dell’81%, 63% e 51%. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è quindi passata dal 41% al 51% nell’arco temporale 1996-2011, crescendo di 10 punti percentuali in 15 anni».
Nonostante una maggiore sopravvivenza e una migliore qualità della vita, il problema esiste e non può essere ignorato. Anche per queste ragioni Napoli è stata scelta come terza tappa della campagna di sensibilizzazione «Mieloma Ti Sfido», promossa da AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma Onlus, per la quale si celebrano proprio in questi giorni i 50 anni di attività, insieme a La Lampada di Aladino con il contributo non condizionante di Celgene e il coinvolgimento di due “paladini” d’eccezione: Aldo Montano, medaglia d’oro nella sciabola ai Giochi Olimpici di Atene 2004, ed Elisa Di Francisca, due ori nel fioretto alle Olimpiadi di Londra 2012.
La campagna, dopo Roma e Milano, è arrivata a Napoli e in Piazza dei Martiri ne è prova visibile l’installazione itinerante “I Duellanti”, allestita fino al 10 marzo grazie al patrocinio di Regione Campania e Comune di Napoli, per veicolare ai cittadini il messaggio chiave, sintetizzato nell’hashtag ufficiale #iotisfido: unirsi alla sfida contro il Mieloma Multiplo, aiutare i pazienti a non cadere, perché i progressi delle terapie possono incoraggiarli nel loro percorso di cura.
«Il Mieloma Multiplo è un tumore del sangue molto aggressivo, che ha un impatto importante sulla qualità di vita dei pazienti. È una patologia ancora poco conosciuta, spesso diagnosticata non tempestivamente per il carattere aspecifico dei suoi sintomi», ricorda il presidente AIL Sergio Amadori. «Aumentare in generale la conoscenza di questo tumore ematologico per migliorare la consapevolezza e la qualità di vita dei pazienti è fondamentale. È altrettanto importante dare ai pazienti un messaggio di speranza ed essere al loro fianco per incoraggiarli a continuare a combattere senza mai abbassare la guardia. In tal senso, campagne come “Mieloma ti sfido” hanno un valore aggiunto proprio perché raggiungono in modo capillare il territorio nazionale».
Il mieloma Multiplo è il secondo tumore del sangue per diffusione dopo i linfomi non-Hodgkin; colpisce prevalentemente le persone anziane – l’età mediana alla diagnosi è 70 anni – ed è caratterizzato dall’alternanza tra periodi di remissione, ottenuti grazie all’efficacia delle attuali terapie, e comparsa di recidive che hanno un impatto pesante sia sul piano fisico che su quello psicologico.
Negli ultimi anni la gestione del Mieloma Multiplo è decisamente cambiata, non tanto relativamente al trapianto di cellule staminali autologhe, procedura ben consolidata da decenni e considerata terapia di scelta per i pazienti in età e condizioni ottimali, quanto piuttosto per la disponibilità e i risultati delle terapie che precedono e seguono il trapianto.
«La gestione del paziente affetto da mieloma multiplo è cambiata notevolmente e questo dipende dal maggior numero di armi terapeutiche che oggi abbiamo a disposizione rispetto al passato, in particolare per la fase di recidiva, che consentono un migliore controllo della malattia», spiega Felicetto Ferrara, direttore del dipartimento di onco-ematologia del Cardarelli” di Napoli. «Noi distinguiamo i pazienti eleggibili a trapianto e pazienti non eleggibili; i primi arrivano al trapianto dopo una terapia già efficace, per cui l’intervento migliora ulteriormente i risultati. Una opportunità importante che i pazienti hanno oggi è la terapia di mantenimento dopo il trapianto che prolunga la durata della risposta e, quindi, anche la sopravvivenza».
L’innovazione nella ricerca e nella cura del mieloma multiplo avanza a grandi passi con l’obiettivo di trovare una cura definitiva per questa patologia: in questa sfida Celgene è da sempre in prima linea.
«La storia di Celgene nasce con la ricerca nel Mieloma Multiplo. In oltre 30 anni abbiamo cambiato il paradigma di trattamento della malattia con una classe di farmaci orali, gli immunomodulatori, che rappresenta il cardine della terapia in tutte le fasi della malattia e che ha contribuito a migliorare sopravvivenza e controllo a lungo termine della malattia. – commenta Francesca Russo, Direttore Medico di Celgene Italia – per noi il mese del Mieloma Multiplo è importante perchè è un’occasione in più per dar voce ai pazienti, anche grazie al supporto di una campagna di valore come Mieloma Ti Sfido che aumenta consapevolezza e conoscenza, con ricadute positive per l’intero Sistema».
Oggi i pazienti con Mieloma Multiplo sono sempre meno soli nel loro percorso di cura grazie al lavoro di medici, infermieri e ricercatori, alle campagne di sensibilizzazione e anche grazie all’impegno di associazioni che offrono supporto, come La Lampada di Aladino.
«Ai pazienti con Mieloma Multiplo La Lampada di Aladino offre, attraverso un lavoro d’équipe multidisciplinare, un supporto completo e individualizzato – sottolinea il Presidente Davide Petruzzelli – il nostro obiettivo primario è la qualità di vita della persona in fase acuta e post acuta di malattia. Dopo un colloquio di orientamento, ai pazienti che accedono alla nostra struttura offriamo informazioni generali e anche approfondite sulla loro malattia, un empowerment per una migliore gestione delle terapie e un supporto psicologico vero e proprio tarato sulle esigenze personali, un supporto nutrizionale e clinico con particolare riguardo agli effetti collaterali, oltre a iniziative per il trasporto e l’accompagnamento, la tutela dei diritti e molto altro».
Dopo la prima tappa di Roma nel 2018 e le tappe di Milano e Napoli, l’installazione “I Duellanti” potrà essere ammirata nelle piazze di Bari, Palermo, Bologna e Torino. Nelle città coinvolte il pubblico sarà invitato ad unirsi alla sfida scattando un selfie nei pressi dell’installazione e condividendolo sui propri profili social insieme all’hashtag #iotisfido. La campagna prosegue infatti sul web, con un video che vede protagonisti Aldo Montano ed Elisa Di Francisca, disponibile su www.mielomatisfido.it, e la pagina Facebook “Mieloma Ti Sfido”. La campagna ha il patrocinio di GIMEMA – Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto, GITMO – Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo, cellule staminali, emopoietiche e terapie cellulari, CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano, e FIS – Federazione Italiana Scherma.