Negli ultimi anni il legislatore e le amministrazioni locali hanno ampliato la gamma di misure di sostegno anche per le persone che vivono da sole, riconoscendo che affrontano spese spesso più gravose (affitto, utenze, mutuo) rispetto alle famiglie con più componenti. Per il 2025-26 sono attivi diversi strumenti, alcuni nazionali e altri locali, che vanno dai fringe benefit aziendali alle detrazioni per l’affitto, fino ai contributi per la salute mentale.
Fringe benefit aziendali
Una delle novità più rilevanti è quella che riguarda i fringe benefit: per i periodi d’imposta dal 2025 al 2027, i lavoratori dipendenti senza figli a carico possono ricevere beni o servizi – rimborsi di utenze, locazione abitazione principale, interessi mutuo – fino a 1.000 euro che non concorrono alla formazione del reddito. Per i lavoratori con figli a carico la soglia sale a 2.000 euro. Questo strumento rileva perché riconosce che anche i single hanno costi vivi come l’affitto o le utenze, senza poter “spalmare” la spesa tra più persone.
Bonus affitto e trasferimento per lavoro
Per chi vive da solo e si trasferisce per motivi lavorativi (contratto a tempo indeterminato, cambio di residenza oltre 100 km, reddito entro limiti stabiliti), sono previste agevolazioni per contributi sull’affitto o rimborsi fino a circa 5.000 euro. Inoltre, per i giovani under-31 senza figli che vivono da soli, sono attive detrazioni fino a 2.000 euro del canone d’affitto annuale entro limiti di reddito.
Agevolazioni per utenze e bollette
Le misure di «bonus sociale» per luce, gas e acqua riguardano anche nuclei monocomponenti: chi ha ISEE entro circa 9.530 euro può accedere allo sconto automatico in bolletta; fino a un ISEE di circa 25.000 euro in alcuni casi si può ottenere il bonus straordinario. Anche la Tari (tassa rifiuti) può prevedere agevolazioni per chi vive solo con ISEE entro la soglia.
Sostegno psicologico
Tra le misure più recenti c’è il contributo per sostenere spese psicologiche e psicoterapeutiche, aperto anche ai single con ISEE fino a 50.000 euro. Il rimborso può arrivare fino a 1.500 euro per chi ha un ISEE inferiore a 15.000 euro, 1.000 euro fino a ISEE 30.000 euro, 500 euro fino a ISEE 50.000 euro. Una misura che riconosce l’importanza della salute mentale anche per chi vive da solo.
Altri aiuti: prima casa, studenti fuori sede
Anche gli under-36 che vivono da soli e acquistano la prima casa possono usufruire del «bonus mutuo» o del Fondo di garanzia che copre fino all’80% del mutuo se l’ISEE non supera determinate soglie. Gli studenti fuori sede (spesso single) possono invece fruire di detrazioni sui canoni di locazione fino a circa 2.633 euro se risiedono a più di 100 km dall’università.
Quali requisiti e a cosa prestare attenzione
- ISEE: quasi tutte le agevolazioni richiedono un ISEE aggiornato entro soglie che variano (ad esempio 15.000 – 50.000 € per il bonus psicologo).
 - Residenza e contratto: per l’affitto il contratto deve essere regolarmente registrato e l’immobile non di lusso. Nel caso del trasferimento per lavoro, la residenza deve essere spostata di almeno 100 km.
 - Domande a sportello / fondi limitati: alcune misure sono a sportello e le risorse possono esaurirsi rapidamente, quindi è importante presentare domanda tempestivamente.
 - Single ≠ esclusi: anche se molte misure erano tradizionalmente rivolte a nuclei con figli, ora molte sono accessibili anche a chi vive da solo. È fondamentale verificare nei bandi la specifica frase «nucleo monocomponente».
 - Cumulabilità: occorre verificare se i bonus possono essere cumulati con altre agevolazioni o se ci sono esclusioni in termini di reddito.
 - Supporto locale: molti Comuni e Regioni hanno bandi specifici per i single che vivono da soli (es. contributi comunali affitto). Vale la pena informarsi a livello territoriale.
 
Perché queste misure sono importanti
Vivere da soli non significa semplicemente «avere meno componenti nel nucleo”, ma spesso comporta costi unitari più elevati per alloggio, utenze, trasporti. Inoltre, la fragilità del reddito e l’assenza di «economia di scala familiare» rendono più vulnerabili queste persone di fronte all’aumento dei costi. Le agevolazioni per i single cercano di riequilibrare questa condizione, riconoscendo che anche «un nucleo di una sola persona» può trovarsi in una situazione di difficoltà o bisogno.
 
 










