Nella giornata di ieri i Carabinieri della Polizia Giudiziaria di Roma si sono presentati presso la redazione di Benevento del quotidiano online Anteprima24, in esecuzione di un mandato del Gip del Tribunale di Roma. I militari hanno notificato un provvedimento di sequestro preventivo, scaturito da una doppia denuncia presentata dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e dalla moglie, la giornalista Federica Corsini.
L’operazione si è svolta con correttezza e collaborazione da parte dei giornalisti presenti. I Carabinieri hanno chiesto la rimozione dai profili social di parte dell’intervista realizzata nel mese di agosto con Maria Rosaria Boccia, e hanno acquisito del materiale audio e video relativo a quella stessa intervista.
Avvisi di garanzia a Carlo Tarallo e Maria Rosaria Boccia
Contestualmente al sequestro, sono stati notificati due avvisi di garanzia: uno al giornalista Carlo Tarallo, collaboratore storico di Anteprima24, e uno alla dottoressa Maria Rosaria Boccia.
Secondo quanto emerso, a Tarallo viene contestata l’acquisizione e diffusione illecita di un audio contenente una presunta telefonata tra Sangiuliano e la moglie. Tuttavia, il giornale ha precisato che non si trattava di un file audio privato, bensì di un servizio televisivo di Report, già andato in onda lo scorso anno, e che Tarallo non è mai stato in possesso del frammento originale trasmesso durante l’intervista.
La posizione della redazione di Anteprima24
In un comunicato ufficiale, la redazione di Anteprima24 ha espresso “piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine”, ma ha anche definito la vicenda come “un’ulteriore forma di intimidazione nei confronti della stampa libera”.
“È paradossale – si legge nella nota – che una denuncia di questo tipo provenga da due giornalisti. Riteniamo che l’ex ministro Sangiuliano stia ancora una volta cercando di spostare su altri, in particolare sui cronisti, la responsabilità delle proprie condotte che lo hanno portato alle dimissioni dal governo”.
l contesto della vicenda
La denuncia di Sangiuliano e Corsini arriva a poche settimane dalle dimissioni del ministro dal suo incarico al MiC, dopo una serie di polemiche legate alla sua vita privata e alle presunte intercettazioni di conversazioni personali. L’inchiesta che ha portato al sequestro riguarda dunque la diffusione di materiale giudicato “illecito” dai denuncianti, ma che, secondo la redazione, era già di dominio pubblico attraverso un programma televisivo.
L’episodio riaccende il dibattito sulla libertà di stampa e sui limiti dell’azione giudiziaria nei confronti del lavoro giornalistico, specie quando riguarda la pubblicazione di materiali già diffusi da altri mezzi d’informazione.
La Procura di Roma dovrà ora chiarire la fondatezza delle accuse e verificare la legittimità della pubblicazione dei contenuti contestati.
Nel frattempo, la redazione di Anteprima24 conferma la volontà di “continuare a fare giornalismo libero e indipendente, nel rispetto delle leggi ma senza cedere a pressioni o intimidazioni”.









