Il 27 ottobre 1981, Lucio Ferrami, un commerciante di 32 anni originario di Casalbuttano (Cremona), fu assassinato ad Acquappesa, in provincia di Cosenza, per essersi opposto al racket delle estorsioni della ‘ndrangheta.
Lucio Ferrami si trasferì in Calabria negli anni ’70 per motivi di lavoro e si stabilì a Guardia Piemontese, dove incontrò Maria Avolio, che divenne sua moglie. Insieme avviarono un’attività commerciale nel settore dei materiali da costruzione, riscuotendo un buon successo. Tuttavia, la loro attività attirò l’attenzione della cosca locale, guidata da Franco Muto, noto come il “re del pesce” dell’Alto Tirreno cosentino. Ferrami rifiutò di pagare il pizzo e denunciò le richieste estorsive ai carabinieri. Questa sua scelta lo rese un bersaglio per la criminalità organizzata.
Il 27 ottobre 1981, mentre si trovava alla guida della sua auto in compagnia della moglie, Ferrami fu raggiunto da due sicari che aprirono il fuoco. La donna si salvò grazie al gesto eroico del marito, che le fece da scudo con il suo corpo. Ferrami morì sul colpo, mentre la moglie rimase illesa.
L’omicidio di Lucio Ferrami rappresenta un esempio di come la ‘ndrangheta punisca chi osa opporsi al suo potere. Nonostante la denuncia alle forze dell’ordine, l’omicidio rimase impunito per molti anni. La comunità locale, intimidita dalla criminalità organizzata, non fornì informazioni utili per le indagini.
A distanza di decenni, la figura di Lucio Ferrami è stata ricordata come simbolo del coraggio civile contro la ‘ndrangheta. Nel 2023, ad Acquappesa, è stato inaugurato un murales in suo onore, realizzato dagli studenti del liceo artistico di Cetraro. L’opera raffigura il volto di Ferrami e rappresenta un monito contro la cultura dell’omertà e della paura.
Lucio Ferrami è stato un uomo che ha scelto di lottare contro l’illegalità, pagando con la vita il suo coraggio. La sua storia, purtroppo, è stata a lungo dimenticata, ma oggi rappresenta un esempio di resistenza e speranza per tutti coloro che credono nella giustizia e nella legalità.










