Dal 1° gennaio 2026 entrano in vigore le modifiche alla normativa: più ore di permesso retribuito, confermati i congedi straordinari e nuove procedure per il riconoscimento della disabilità.
Dal prossimo anno cambiano le regole per chi assiste familiari con disabilità. Con l’entrata in vigore delle modifiche alla Legge 104/1992, previste dalla riforma approvata nel 2025, i lavoratori avranno diritto a più giorni liberi, maggiori tutele e procedure semplificate.
La novità principale riguarda l’aumento delle ore di permesso. Accanto ai tradizionali tre giorni mensili, dal 2026 i lavoratori avranno a disposizione un monte ore aggiuntivo di 12 ore al mese utilizzabili in maniera flessibile, anche a giornate o a mezze giornate. L’obiettivo è dare più respiro a chi deve conciliare assistenza e impegni lavorativi.
Restano invariati i congedi straordinari retribuiti fino a due anni, fruibili nell’arco della vita lavorativa, ma con la novità della possibilità di suddividerli tra più familiari. In questo modo l’onere dell’assistenza potrà essere ripartito, riducendo il rischio di carichi eccessivi su un solo componente della famiglia.
Dal 2026 sarà introdotto un sistema digitale unico per la presentazione delle domande, con tempi di risposta più rapidi da parte delle commissioni mediche. È previsto inoltre un rafforzamento delle valutazioni multidisciplinari, che includeranno non solo l’aspetto sanitario ma anche quello sociale e lavorativo, per garantire una maggiore aderenza alle reali condizioni della persona.
Un altro punto significativo riguarda l’estensione dei benefici ai conviventi di fatto e non più solo a coniugi e parenti stretti. Si tratta di un passo avanti importante, che riconosce la varietà delle forme familiari oggi presenti nella società.
Le associazioni dei familiari e delle persone con disabilità hanno accolto con favore le novità, pur chiedendo ulteriori misure di sostegno economico. Anche i sindacati sottolineano come l’aumento dei permessi rappresenti “un segnale di civiltà”, ma invitano a vigilare perché le aziende rispettino i nuovi diritti senza ostacolare i lavoratori.
Dal 1° gennaio 2026, dunque, la Legge 104 diventerà più ampia e inclusiva, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e di chi se ne prende cura.











