Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, compie 80 anni. Nato il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore, simbolicamente è coetaneo della Repubblica Italiana e del suo cammino verso la democrazia.
In un articolo dedicato alla ricorrenza, Articolo21 lo descrive come un “sarto, saldatore, rabdomante”, tessitore di reti civiche, unendo Terra e Cielo, Vangelo e Costituzione. Subito sotto, l’invito è chiaro: non semplici auguri, ma un impegno condiviso per difendere l’informazione libera, la memoria dei giornalisti uccisi e i valori della Resistenza repubblicana.
La sua vita è stata sempre attraversata da una tensione tra disubbidienza profonda e fedeltà, tra la vita giovane in Cadore e la frontiera urbana di Torino dove divenne sacerdote “per servire, non per onori”.
Da parte sua, Ciotti riflette: «Per la pace bisogna sporcarsi le mani, non basta denunciare le brutture della guerra». Nel giorno del suo compleanno, sceglie il silenzio di un monastero torinese, per raccogliersi in preghiera e ringraziare, ma anche per trovare forza per continuare ancora, se vorrà e potrà.
Il sito ufficiale del Gruppo Abele ha pubblicato una rassegna stampa che ripercorre i nodi fondamentali della sua storia: dai primi interventi a favore dei giovani tossicodipendenti, all’evoluzione della lotta alle mafie, fino ai temi globali come pace e ambiente, mostrando come la sua attenzione sia sempre stata volta ai più fragili e al futuro condiviso.
L’associazione Libera – di cui è presidente – è il frutto più riconosciuto del suo impegno civile: nata nel 1995, oggi coordina oltre 1600 reti contro la criminalità organizzata, promuove la riutilizzazione sociale dei beni confiscati, sostiene la cultura della legalità e valorizza le comunità resistenti.
Gli 80 anni di Don Luigi Ciotti sono molto più di una tappa anagrafica: sono un invito a proseguire, insieme, nella costruzione di una società dove la giustizia, la memoria e la dignità non siano solo parole, ma pratiche vissute. In un tempo in cui diritti e pace sono sempre più fragili, la sua voce rimane guida e stimolo.