Durante la giornata di lunedì 8 settembre, nell’arco di poche ore, quattro operai hanno perso la vita mentre erano impegnati nelle loro mansioni, in luoghi di lavoro dislocati tra Nord e Sud Italia.
1. Torino
Un operaio di 69 anni, Yosif Gamal, è precipitato da circa 12 metri di altezza dal cestello di una gru in via Genova 87, mentre stava installando un cartellone pubblicitario. Un altro operaio, 70enne, ha assistito all’incidente ed è stato trasportato in ospedale in stato di choc.
2. Riposto, provincia di Catania
Un operaio 50enne è morto sul colpo dopo essere precipitato da un’impalcatura mentre lavorava all’ampliamento di un capannone di una ditta di serramenti.
3. Monza
Un lavoratore di 48 anni è deceduto a causa di traumi da schiacciamento dentro un’azienda produttrice di valvole industriali; è stato trovato in arresto cardiocircolatorio dai sanitari del 118.
4. Roma (Trastevere)
Un operaio di 47 anni, Daniele Cucchiaro, è stato schiacciato da un muletto sulla banchina del Tevere vicino a piazza Trilussa. Il mezzo si sarebbe rovesciato dopo aver urtato la rampa di un camion.
Secondo Piero Santonastaso, ideatore del progetto “Morti di lavoro”, con le quattro vittime di oggi, le morti sul lavoro in Italia nel mese di settembre sono già 21. Roma resta in testa con 37 vittime nel 2025, seguita da Napoli (32) e Brescia (24).
In parallelo, i dati Inail segnalano un aumento nel 2025: fino a luglio erano 607 i morti denunciati, con un +5,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, gli osservatori indipendenti, che considerano anche i non assicurati, stimano un aumento di oltre il 10% .
Una giornata che si inscrive in un quadro allarmante: un’Italia dove la sicurezza sul lavoro continua a fare vittime, spesso per problemi strutturali del sistema (precarietà, subappalti, controlli insufficienti).