Torna all’attenzione pubblica una questione spinosa: l’accessibilità dello Stadio Diego Armando Maradona per le persone con disabilità. Nonostante gli impegni presi dal Comune e gli obblighi di legge, molti tifosi si sentono ancora esclusi.
Promesse non mantenute: pochi posti disponibiliIl
Il Decreto Ministeriale 236/1989 prevede che gli impianti sportivi riservino almeno 2 posti per ogni 400 spettatori. Per lo Stadio Maradona, questo si tradurrebbe in circa 278 posti dedicati alle persone con disabilità. Tuttavia, al momento solo 44 posti funzionanti sono realmente disponibili nella Tribuna Family — un numero insufficiente e tra i più bassi d’Italia. Numerosi posti installati, come i 120 nel settore Distinti inferiori (per disabili deambulanti) o i 56 nelle curve inferiori per persone in carrozzina, non sono stati messi in vendita, nonostante sia stato speso circa 300.000 € per i servizi igienici dedicati.
Critiche e segnalazioni: discriminazione in atto
Il Garante per i diritti delle persone con disabilità del Comune di Napoli, Maurizio Bertolotto, ha denunciato l’impossibilità per molti tifosi disabili di ottenere un codice univoco per acquistare il biglietto, situazione che definisce “discriminatoria” e non conforme ai principi di pari opportunità.
Anche il tenente colonnello Gianfranco Paglia, del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, ha attaccato duramente l’amministrazione comunale: la “inclusione è solo uno spot propagandistico”, ha affermato, auspicando interventi rapidi e concreti. Nel passato, l’associazione Assoutenti aveva già promosso una diffida ufficiale al Comune e alla SSC Napoli, chiedendo il rispetto degli impegni presi: “Troppe chiacchiere, pochi fatti concreti”, denunciavano. I 278 posti promessi esistono “solo sulla carta”.
Le risposte ufficiali
Il Comune di Napoli nel 2023 aveva annunciato l’ampliamento della capienza dedicata a 278 posti e la creazione di percorsi tattili, segnaletica in braille e servizi igienici dedicati. A seguito di ciò, si era aperto un tavolo di confronto con le associazioni .SSC Napoli: ha comunicato di impiegare steward dedicati per assistere i tifosi con disabilità motoria, ma rimane in attesa di proposte concrete e percorsi migliorativi da parte delle istituzioni.
L’impressione? Troppo poco, troppo tardiPer molti, le misure adottate finora restano simboliche, inadeguate rispetto allo scopo di una reale inclusione. La tifoseria con disabilità continua a lamentare barriere pratiche all’accesso, procedure complicate e troppa distanza tra le promesse e la realtà.