Una lunga notte di controlli straordinari ha interessato il cuore della movida partenopea, in particolare la zona universitaria del centro storico. Dalle 22 alle 6 del mattino, i carabinieri della Compagnia Napoli Centro, con il supporto degli agenti della polizia municipale e del personale dell’ASL Napoli 1, hanno passato al setaccio le aree più frequentate dai giovani.
L’operazione, inserita in un più ampio piano di contrasto alla “movida violenta”, ha portato alla denuncia di 11 persone, coinvolte in diversi episodi di illegalità e degrado urbano.
Il primo a finire nei guai è stato un giovane napoletano di 20 anni, fermato e trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 22 centimetri. L’arma era nascosta nella tasca del ragazzo, che ha giustificato il possesso con un laconico: “Non si può mai sapere…”
A distanza di poco, i militari sono intervenuti per sedare una rissa scoppiata tra un gruppo di ragazzi. Ben cinque giovani sono stati denunciati per rissa e resistenza a pubblico ufficiale, con atteggiamenti ostili e frasi provocatorie nei confronti delle forze dell’ordine: “Sono fatti nostri, che volete?”
Nel corso della notte, sono stati anche denunciati due parcheggiatori abusivi, già recidivi, e due spacciatori sorpresi nei pressi di piazza Bellini con 10 grammi di marijuana già divisi in dosi pronte alla vendita. I carabinieri hanno anche segnalato quattro giovani acquirenti alla Prefettura come assuntori.
Tra le violazioni più gravi sul fronte della sicurezza stradale, spicca la denuncia di un ventenne alla guida di uno scooter senza aver mai conseguito la patente. Sette ciclomotori sono stati sequestrati per guida senza casco, mentre su 25 veicoli controllati, 18 sono risultati in difetto con relative sanzioni.
Non sono mancati neanche i controlli ai locali notturni della zona. In almeno quattro esercizi pubblici sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e occupazione abusiva di suolo pubblico: sono state elevate 34 prescrizioni e 4 sanzioni, con il sequestro di 10 chili di alimenti privi di tracciabilità. Due attività sono state sospese.