Una bambina di 9 anni è morta tragicamente dopo essere stata lasciata per ore all’interno di un’auto surriscaldata nel parcheggio di una fabbrica dove lavorava sua madre. Il drammatico episodio si è consumato nel sobborgo industriale di Galena Park, vicino Houston, e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei minori e sui rischi letali legati alle alte temperature.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità locali, la madre, una donna di 36 anni, avrebbe lasciato intenzionalmente la figlia in macchina intorno alle 6 del mattino, prima dell’inizio del proprio turno di lavoro in uno stabilimento manifatturiero. Convinta di poter proteggere la piccola dal caldo, la donna aveva lasciato una bottiglia d’acqua sul sedile, abbassato leggermente i finestrini e posizionato un parasole sul cruscotto.
Purtroppo, tutte queste precauzioni si sono rivelate inutili: dopo oltre otto ore all’interno del veicolo, la bambina è stata trovata priva di sensi. La madre ha dato subito l’allarme e la piccola è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove però i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Secondo i primi riscontri, la causa della morte sarebbe un colpo di calore.
“Anche con i finestrini leggermente aperti, le temperature all’interno di un veicolo chiuso possono superare i 50 gradi in meno di un’ora,” ha dichiarato lo sceriffo della contea di Harris, Ed Gonzalez. “Non importa quanto possano sembrare piccole le accortezze: lasciare un bambino solo in auto, anche per pochi minuti, può essere fatale. Farlo per ore è impensabile.”
Lo sceriffo ha inoltre sottolineato come l’auto fosse stata parcheggiata in retromarcia e parzialmente coperta da un parasole, elementi che hanno reso difficile notare la presenza della bambina dall’esterno.
Le autorità stanno conducendo ulteriori accertamenti e l’autopsia chiarirà le cause esatte del decesso. Al momento, la madre non è stata arrestata, ma la polizia ha aperto un fascicolo per stabilire eventuali responsabilità penali. Non è escluso che venga accusata di abbandono di minore o omicidio colposo.
Nel frattempo, la comunità di Galena Park è sotto shock. I vicini e i colleghi descrivono la donna come una madre sola e sotto forte pressione economica. “Non c’erano scuole aperte, non aveva nessuno a cui lasciare la figlia”, racconta un collega. “Ma nulla può giustificare una scelta simile”.
Questo ennesimo episodio – il secondo negli Stati Uniti nel solo mese di luglio – riporta sotto i riflettori il fenomeno dei “hot car deaths”, le morti per calore dei bambini dimenticati o lasciati volontariamente in auto. Ogni anno, decine di minori perdono la vita per episodi simili, spesso per disattenzione o sottovalutazione del pericolo.
Le autorità raccomandano di non lasciare mai bambini o animali incustoditi nei veicoli, anche per pochi minuti, soprattutto durante l’estate.
“Il lavoro non può mai valere la vita di un figlio”, ha ribadito lo sceriffo Gonzalez con voce rotta dalla commozione