Secondo il suo profilo ufficiale, Matuljak prese parte con successo all’offensiva ucraina contro le forze russe durante la fase iniziale dell’invasione. A Hostomel’, distrusse una colonna di mezzi corazzati russi, dimostrando grande abilità operativa. Ferito da fuoco di contraerea vicino a Hlibivka, ha evitato il sacrificio di vite umane in un gesto finale di responsabilità civile e umanità.
Secondo le fonti, mentre l’aereo precipitava fuori controllo, Matuljak ha diretto l’assetto verso una zona alberata lontano dai centri abitati, per evitare una potenziale strage. Lo schianto è avvenuto in un bosco vicino al villaggio, mettendo in salvo decine di civili.
Per il suo gesto, a testimonianza del suo sacrificio, Matuljak è stato insignito alla memoria del titolo di Eroe dell’Ucraina, ricevendo anche la massima onorificenza militare, l’Ordine della Stella d’Oro. È stato sepolto, in modo significativo, nel bosco dietro il luogo dell’incidente, come simbolo del legame tra il suo gesto e la terra salvata.
Il sacrificio di Matuljak richiama alla mente altri grandi gesti eroici della guerra, simili al caso di Vitalij Movčan, pilota che pilotò il suo aereo lontano da aree popolate per evitare vittime civili . Queste azioni mettono in luce la dedizione e l’umanità dei militari ucraini, che spesso rischiano la vita per difendere la popolazione.
Hennadij Matuljak resta un simbolo potente del valore, della responsabilità e del coraggio. La sua manovra finale elimina ogni reticenza storica: non si trattò solo di un eroe della guerra, ma di un difensore della vita. Anche a costo della propria, ha scelto di proteggere i più vulnerabili. Un esempio che trascende confini e visibili, capace di toccare le coscienze del mondo.