L’anno scolastico 2025/2026 si preannuncia ricco di cambiamenti significativi per studenti, famiglie e personale docente. Ecco le principali novità da tenere a mente.
Inizio lezioni è fissato per il 15 settembre 2025 in molte regioni, tra cui Campania, Lazio, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria. Alcune regioni, come Calabria e Puglia, posticipano l’inizio al 16 settembre.
Vacanze principali:
Natale: dal 23 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026.
Carnevale: 16 e 17 febbraio 2026.
Pasqua: dal 2 al 7 aprile 2026.
Ultimo giorno di scuola: 6 giugno 2026 per le scuole primarie e secondarie; 30 giugno 2026 per le scuole dell’infanzia.
Per quanto riguarda le riforme, quella del reclutamento docente ha introdotto requisiti più rigorosi per l’accesso alla professione, con l’obiettivo di garantire una maggiore qualità dell’insegnamento.
Negli Istituti tecnici e professionali introdotto, invece, l’avvio del modello 4+2, che prevede 4 anni di istruzione tecnica seguiti da 2 anni di specializzazione, con maggiore coinvolgimento delle aziende e potenziamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Per quanto concerne i fondi per l’edilizia scolastica si è registrato un incremento di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, destinati a interventi urgenti e indifferibili.
Assegnazioni provvisorie: il periodo per la presentazione delle domande di mobilità annuale per i docenti sarà fissato tra il 10 e il 24 luglio 2025.
Previsto un taglio di circa 5.660 posti docenti a livello nazionale.
Non mancano nuove opportunità per gli studenti, come le borse di studio: stanziato di 1 milione di euro per l’anno 2025 e altri 3 milioni di euro per gli anni 2026 e 2027, destinati a promuovere il merito e assicurare pari opportunità agli studenti italiani.
Introdotta anche la certificazione delle competenze acquisite durante il percorso scolastico, già dal prossimo anno.
Altra novità dell’anno scolastico 2025/26 il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD): potenziamento dell’infrastruttura digitale scolastica, con l’obiettivo di promuovere ambienti di apprendimento innovativi e inclusivi, al pari della trasformazione dei laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare, ponendo al centro l’innovazione.