Il 14 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, un’occasione speciale per ringraziare tutti i donatori volontari che con il loro gesto altruista contribuiscono a salvare milioni di vite in tutto il mondo. La data non è casuale: coincide con l’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, lo scienziato austriaco che nel 1901 scoprì i gruppi sanguigni, rivoluzionando la medicina trasfusionale.
Donare sangue è un atto semplice, sicuro e indolore, ma di importanza vitale. Ogni giorno, migliaia di persone necessitano di trasfusioni per sopravvivere a incidenti, operazioni chirurgiche complesse, trattamenti oncologici, malattie croniche del sangue o complicazioni del parto. Senza sangue donato, molte terapie mediche non sarebbero possibili.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un sistema sanitario efficace e sicuro si basa su un numero sufficiente di donazioni regolari da parte di persone sane, motivate e non remunerate. Tuttavia, in molte regioni del mondo, la disponibilità di sangue è ancora scarsa, e la sensibilizzazione su questo tema rimane essenziale.
Il tema scelto per il 2025 pone l’accento non solo sull’importanza della donazione regolare, ma anche sulla crescente necessità di plasma, un componente fondamentale del sangue utilizzato per la produzione di farmaci salvavita, specialmente per pazienti affetti da malattie rare e immunodeficienze.
L’invito è rivolto in particolare ai giovani e ai nuovi donatori: costruire una cultura della donazione continua è fondamentale per garantire scorte sicure e stabili, in ogni periodo dell’anno.
In Italia, numerose associazioni come AVIS, FIDAS, Croce Rossa Italiana e Fratres promuovono eventi, campagne informative e raccolte straordinarie per celebrare la giornata. In molte città sono previste aperture straordinarie dei centri trasfusionali, manifestazioni pubbliche, momenti di festa e incontri con i donatori e i riceventi che testimoniano quanto questo gesto possa fare la differenza.
In genere, può donare sangue chi ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, è in buona salute e ha un peso corporeo superiore ai 50 kg. Prima di ogni donazione vengono eseguiti controlli clinici accurati per garantire la sicurezza sia del donatore che del ricevente.
Celebrare il 14 giugno significa non solo riconoscere il valore dei donatori, ma anche incoraggiare quante più persone possibile ad avvicinarsi alla donazione. Un piccolo gesto che, se compiuto con regolarità, può salvare fino a tre vite ogni volta.
La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue ci ricorda che la solidarietà scorre nelle vene: bastano pochi minuti del nostro tempo per fare la differenza.