È bloccato in Israele da giorni Antonello Sannino, attivista campano e presidente di Arcigay Antinoo Napoli, partito per una missione internazionale in collaborazione con associazioni lgbt locali. A causa della crescente tensione nella regione, i collegamenti aerei sono stati sospesi e il suo rientro in Italia è ora in attesa di definizione.
“Siamo in albergo, stiamo bene, non ci manca nulla. Siamo in contatto con la Farnesina e il ministero degli Esteri israeliano”, ha dichiarato Sannino in un’intervista all’ANSA, cercando di rassicurare amici, colleghi e familiari.
Sannino era arrivato in Israele lunedì scorso per partecipare a una missione civile e di dialogo tra attivisti israeliani e palestinesi, con l’obiettivo di rafforzare le reti di cooperazione e promuovere i diritti della comunità LGBTQIA+. In programma c’era anche la partecipazione al Pride di Tel Aviv, evento annuale che quest’anno è stato annullato per motivi di sicurezza.
La notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno è stata particolarmente difficile per il gruppo di italiani presenti con lui: un allarme aereo è scattato intorno alle 3 del mattino, e tutti sono stati costretti a scendere nei bunker dell’hotel.
“Abbiamo passato la notte nel rifugio antiaereo dell’albergo. È stata una notte difficile, ma adesso siamo tornati nelle stanze. Non sappiamo quando potremo tornare in Italia: il volo previsto per domenica è stato cancellato”, ha spiegato.
La vicenda ha suscitato preoccupazione anche a livello istituzionale. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Torre Annunziata, città di cui è originario Sannino, hanno chiesto l’intervento urgente della Farnesina per garantire il rientro in sicurezza del connazionale.
Anche le associazioni LGBT italiane hanno espresso solidarietà, chiedendo che non venga lasciato solo in questo momento di emergenza.
L’intera zona di Tel Aviv è attualmente soggetta a restrizioni sui voli e l’accesso agli aeroporti risulta complicato. Le autorità italiane, attraverso l’ambasciata e il consolato, sono al lavoro per coordinare un possibile rientro. Non è esclusa, se la situazione non migliorerà, l’attivazione di un volo speciale per rimpatriare i cittadini italiani presenti in Israele.